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La Biogeografia è lo studio della distribuzione di specie ed ecosistemi nello spazio geografico e attraverso il tempo geologico. Gli organismi e le comunità biologiche spesso variano in modo regolare lungo i gradienti geografici di latitudine, altezza, isolamento e area dell'habitat. La Fitogeografia è la branca della Biogeografia che studia la distribuzione delle piante. La Zoogeografia è la branca che studia la distribuzione degli animali.

La conoscenza della variazione spaziale dei numeri e dei tipi di organismi è tanto vitale per noi oggi quanto lo era per i nostri primi antenati, poiché ci adattiamo ad ambienti eterogenei ma geograficamente prevedibili. La Biogeografia è un campo d'indagine integrativo che unisce concetti e informazioni tratti dall'Ecologia, dalla Biologia evolutiva, dalla Geologia e dalla Geografia fisica. ¹⁾

La moderna ricerca biogeografica combina le informazioni e le idee provenienti da molti campi, dai vincoli fisiologici ed ecologici alla dispersione degli organismi, ai fenomeni geologici e climatologici che operano a scale spaziali globali e ai tempi evolutivi.

Le interazioni a breve termine all'interno di un habitat, e di specie di organismi, descrivono l'applicazione ecologica della Biogeografia. La Biogeografia storica descrive i periodi evolutivi a lungo termine per le classificazioni più ampie degli organismi. ²⁾ I primi scienziati, a partire da Carl Linnaeus, contribuirono allo sviluppo della Biogeografia come scienza. Dalla metà del XVIII secolo, gli europei esplorarono il mondo e scoprirono la biodiversità della vita.

La teoria scientifica della Biogeografia nasce dal lavoro di Alexander von Humboldt (1769-1859), Hewett Cottrell Watson (1804-1881), Alphonse de Candolle (1806-1893), Alfred Russel Wallace (1823-1913), Philip Lutley Sclater (1829-1913) e altri biologi ed esploratori.