Pubblicato il 28 ottobre 2020 su “Pub-Med” da Timothy Cardozo (Dipartimento di Biochimica e Farmacologia Molecolare, NYU Langone Health, New York, NY, USA.) e Ronald Veazey (Divisione di Patologia Comparata, Dipartimento di Patologia e Medicina di Laboratorio, Scuola di Medicina dell'Università di Tulane, Tulane National Primate Research Center, Covington, LA, USA).
La comprensione del paziente è una parte fondamentale del rispetto degli standard di etica medica del consenso informato nei progetti di studio. Lo scopo dello studio era determinare se esistesse una letteratura sufficiente per richiedere ai medici di rivelare il rischio specifico che i vaccini COVID-19 possano peggiorare la malattia in seguito all'esposizione a virus provocati o circolanti. [Questo era già stato ampiamente anticipato dal dott. Anthony Fauci: «Qualsiasi nuovo vaccino coronavirus potrebbe innescare reazioni immunitarie letali (Video) ndr]»
La letteratura pubblicata è stata rivista per identificare le prove pre-cliniche e cliniche che i vaccini COVID-19 potrebbero peggiorare la malattia in caso di esposizione a virus provocati o circolanti. I protocolli degli studi clinici per i vaccini COVID-19 sono stati riesaminati per determinare se i rischi fossero adeguatamente divulgati.
I vaccini COVID-19 progettati per suscitare anticorpi neutralizzanti possono sensibilizzare i destinatari del vaccino verso una malattia più grave di quella che potrebbero contrarre se non fossero stati vaccinati. I vaccini per SARS, MERS e RSV non sono mai stati approvati e i dati generati nello sviluppo e nella sperimentazione di questi vaccini suggeriscono una seria preoccupazione meccanicistica: che i vaccini progettati empiricamente utilizzando l'approccio tradizionale (costituito dal picco virale del coronavirus non modificato o minimamente modificato per suscitare anticorpi neutralizzanti), siano essi composti da proteine, vettore virale, DNA o RNA e indipendentemente dal metodo di somministrazione, possono peggiorare la malattia COVID-19 tramite il potenziamento anticorpo-dipendente (ADE). Questo rischio è sufficientemente oscurato nei protocolli di sperimentazione clinica e nei moduli di consenso per gli studi in corso sul vaccino COVID-19. È improbabile, quindi, che si verifichi un'adeguata comprensione di questo rischio da parte del paziente.
Il rischio specifico e significativo [che il vaccino possa peggiorare la malattia] COVID-19 [tramite il potenziamento anticorpo-dipendente] (ADE) avrebbe dovuto essere e dovrebbe essere divulgato in modo prominente e indipendente ai soggetti di ricerca attualmente in sperimentazione sui vaccini, nonché a quelli reclutati per le sperimentazioni e ai futuri pazienti dopo approvazione del vaccino, al fine di soddisfare lo standard di etica medica di comprensione del paziente per il consenso informato.
21 gennaio 2021
Redazione di Extrapedia