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L'Amore

L’amore “terreno”, quello solitamente provato dagli umani, e frammisto di un più o meno palese sentimento di possesso (e/o passione), è il veicolo delle esperienze. Tra gli esseri umani, non importa il sesso, s’instaura un’alchimia prevista dalle leggi naturali che regolano questa dimensione.

Il motivo, per cui nasce quest’attrazione reciproca, sarebbe abbastanza meccanicistico e difficilmente si concretizzerebbe, se non intervenissero gli ormoni a dare un “sapore” diverso a tutto questo. Scopo unico è quello di scambiarsi, a livello energetico (elettroni-fotoni), delle informazioni. Va da sé che ogni essere umano non può fare, nell’arco di una vita, tutte le esperienze possibili a 360°. Quello che serve quindi, per completare una nostra determinata esperienza, lo andiamo a cercare in qualcun altro che lo ha già realizzato e che, solitamente, trova anch’egli un reciproco interesse. Ecco dimostrato il perché dell’attrazione.

L’ardore e la passione sono i terminali coi quali ci si connette a vicenda, una sorta di ganci d’arrembaggio, che ci tengono strettamente legati, finché il totale scambio d’informazioni non è completato. In questo caso, può capitare che i tempi necessari per completare lo scambio delle informazioni, non siano sempre lineari e uguali a quelli del partner, per cui la passione e l’ardore non si affievoliranno contemporaneamente. Alla fine, o i rapporti di coppia si sfalderanno, o saranno rinforzati ulteriormente attraverso altre alchimie. Le stesse che apriranno le porte alla percezione di un “qualcosa” di diverso e più ampio.

La possessività, spesso erroneamente scambiata per amore, nasce anch’essa dalla necessità di tenere legato a sé chi riteniamo possa completarci. Questo sentimento è promosso a tutto campo anche dal linguaggio stesso: “mio padre, mia madre, mio figlio, la mia casa, il mio gatto, ecc… ecc…”, per cui entra d’abitudine nel nostro quotidiano.

Tutto questo è avvertito dalla nostra parte interiore, la cui purezza resta in ogni caso “incontaminata”. Siccome, a questi livelli difficilmente gli è dato modo di esprimesi e, ancor meno d’essere ascoltata, i ruoli si capovolgono ed erroneamente è proprio lei a sentirsi fragile, scegliendo di rintanarsi sempre più nelle profondità del nostro oblio. Questo, tuttavia, è solo un momento passeggero, perché nel suo “ritiro forzato” ha modo di riflettere e di realizzare nuovamente che invece è proprio lei a rappresentare la Realtà, all’interno di un corpo fisico e di uno mentale, che sono al suo servizio per fare esperienza e non l’esatto opposto. Ecco allora riprendere sempre più forza e, con pulsante insistenza, cercare di farsi largo nella foschia della mente, costringendola a generare emozioni viscerali e quant’altro, fino a prenderne il sopravvento.

Quando troviamo il coraggio di lasciare libera la nostra interiorità, realizziamo che non abbiamo mai amato veramente, perché Amare significa donarsi completamente senza nulla aspettarsi in cambio. E qui, le cose cominciano a cambiare notevolmente.

Scopriamo che questo architrave (l’Amore) è retto da un unico pilastro centrale (il Dono), che non ha bisogno né di un altro pilastro (il Riscontro), né di contrafforti (le Emozioni), per tenerlo su. Allorché impariamo ad amare in questo modo meraviglioso, ci accorgiamo che nulla di esterno a noi può intaccarlo o ferirlo, e nel contempo sbalordiamo, ricevendo abbondantemente quei riscontri (ai quali abbiamo volontariamente rinunciato) senza forzature, perché anch’essi diventano un dono meraviglioso e, dal punto di vista terreno anche miracoloso.

Le leggi che ritenevamo potessero immutabilmente governare la nostra vita, non sono più le stesse, perché attorno a noi, giorno per giorno, si diffonde la “Magia”. Le guarigioni dichiarate impossibili, la longevità oltre ogni normale concepimento, gli stati alterati e dilatati del tempo e la fusione con le forze della natura, diventano una piccola parte già percepibile di questa nostra nuova realtà, perché tutto l’Universo risponde e, vibra, in sintonia con la nostra acquisita consapevolezza.

Più ci addentriamo e sperimentiamo questa consapevolezza e più andiamo oltre la semplice apparenza. Le persone ci sembrano diverse e ugualmente tutto ciò che ci sta attorno, come se stessimo osservando lo stesso mondo di prima con altri occhi.. e il mondo cambia davvero, diventa diverso! Anche i sensi si affinano e si tocca con mano quel meraviglioso legame che tutto unisce e compenetra… da qui si comincia a rispettare veramente la sacralità della vita in tutte le sue manifestazioni… e il cuore si leviga… giorno dopo giorno… fino a tornare alla purezza di un tempo…

Tutto questo colma anche i vuoti delle sterili intenzioni, palesate senza senso da molti giacché in voga, circa “l’amore cosmico” e “l’amore puro” che qui, e solo qui, trovano il loro vero significato.

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db/l_amore.txt · Ultima modifica: 28/01/2021 18:52 da @Staff R.