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La Fondazione Rockefeller e la Fondazione Clinton hanno sviluppato una serie di App COVID che controlleranno strettamente la vita post-covid delle persone. L'iniziativa è stata lanciata dalla no-profit Commons Project Foundation, parte integrante del World Economic Forum che implementa l'agenda The Great Reset. Il progetto Commons include tre App: CommonHealth, COVIDcheck e CommonPass. Insieme, raccoglieranno, archivieranno e monitoreranno i dati sanitari personali in base ai quali le App decideranno l’idoneità a viaggiare, studiare, andare in ufficio, ecc.

Il sito web del Commons Project descrive il suo ruolo come:

«[…] un fondo pubblico senza scopo di lucro, istituito con il supporto della Fondazione Rockefeller per creare servizi digitali che mettano le persone al primo posto. Il progetto Commons riempie il vuoto tra le aziende tecnologiche, le agenzie governative e le tradizionali organizzazioni non profit per costruire e gestire i servizi digitali che costituiscono l'infrastruttura pubblica per l'era digitale».

Il progetto Commons include tre App COVID:

CommonHealth raccoglierà e gestirà i dati sanitari personali e li condividerà con i servizi sanitari, le organizzazioni e altre App. CommonHealth mira a estendere il modello di portabilità e interoperabilità dei dati sanitari introdotto da Apple Health al 73% delle persone in tutto il mondo che utilizzano dispositivi Android. È stato sviluppato in collaborazione con UCSF, Cornell Tech e Sage Bionetworks.

COVIDcheck è sviluppato in collaborazione con CDC, Clinton Foundation e World Medical Association. Creerà una nuova normalità per: scuole, università, datori di lavoro e agenzie di sanità pubblica, attraverso una serie di valutazioni che decideranno quale potrà essere il futuro di ognuno.

CommonPass è un passaporto sanitario digitale che conterrà sia lo stato di test COVID-19 certificato, sia quello delle vaccinazioni ed è progettato per soddisfare le diverse normative dei vari governi. Il pass funziona per i passeggeri che effettuano un test in un laboratorio certificato prima di caricarlo. Genera un codice QR che può essere scansionato dal personale della compagnia aerea e dai funzionari di frontiera. Tuttavia, richiederà che i governi si fidino dei test sul coronavirus effettuati presso laboratori stranieri. In base allo stato individuale CommonPass potrebbe autorizzare o meno a viaggiare. Sul CommonPass si afferma che aderisca ai rigorosi principi sulla privacy e sarebbe progettato per proteggere i dati personali in conformità con le normative incluso il GDPR.
È stato lanciato dal World Economic Forum e The Commons Project, in collaborazione con un'ampia coalizione di partner pubblici e privati ​​in tutto il mondo.

Dai primi di ottobre, secondo il Daily Mail sarebbe iniziata la sperimentazione su passeggeri volontari della United Airlines e Cathay Pacific. L'entusiasmo, tuttavia, sulla possibilità di rendere subito operativo CommonPass è sfumata, quando il segretario londinese ai trasporti Grant Shapps ha dichiarato che i ministri erano invece pronti a lanciare una “task force” per studiare l'argomento, ritardando le speranze di azione per settimane.

Certamente, come è stato fatto con le App Immuni, i soliti fessi accorreranno in massa a installare queste applicazioni, quand'anche non diventassero obbligatorie. Quelli più intelligenti dovrebbero verificare se da qualche parte hanno conservato ancora il vecchio telefonino quello, per intenderci, dove era ancora possibile estrarre la batteria…

In ultima analisi si spera che questi aggeggi “pilota vita” funzionino solo per il Covid-19 e non per il Covid-21 che verrà!