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Ritorno ai "Box"

Quando quel losco personaggio di Paolo, dapprima conosciuto come Saulo, poi posto in evidenza come Paolo di Tarso e fatto santo per meglio “vendere madonne e santi a tutti gli ignoranti“, come recita il vecchio detto sulle chiese (che “son botteghe”) e sui preti (che “son mercanti”), scrisse il primo e unico vangelo (come sottolineato anche nella bibbia C.E.I. 2008: “Il corpus paolino e i quattro vangeli” pag. 1570) vi inserì una storiella che parlava e, tuttora parla smembrata qua e là nel quadrivium, di travi e pagliuzze negli occhi: «O come dirai a tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza nel tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita!… (Mt 7,4 – Lc 6,42)».

Paolo, nel suo (2Timoteo 2,8) vangelo (Dall’Enciclopedia Treccani: Vangeli = «[…] spesso sono ispirati al gusto del meraviglioso e attribuiscono aretalogie(1) pagane a personaggi evangelici e apostolici, e applicano all’argomento cristiano schemi del romanzo religioso ellenistico») esalta la figura di un tale chiamato Gesù,(2) anzidetto (Is 7,14-17) Emmanuele (nome attribuito da Marco a Gesù, proveniente dall’ebraico Immanu’el, cioè עִמָּנוּאֵל, composto dalle parole: אל [El, che significa “Dio”] e עמנו [Immanu, cioè “con noi”]).

(1) NOTA: «“ciarlatanerie” secondo Svetonio e Giovenale. Di sicuro ἀρεταλόγος è termine professionale che indica l’interprete di visioni e di sogni addetto al servizio del tempio, laddove era naturale si legasse, a vantaggio del santuario e a esaltazione del dio, il compito di narrarne i miracoli… (Sempre da Enciclopedia Treccani)»
(2) NOTA: “Yeshua“ nome comune a tanti altri, come per esempio al soprannominato “Barabba”. Letteralmente: Yeshua bar ABBA, cioè Gesù figlio di Dio.

Narrazione romanzata che non si discosta da quella fantascientifica(3) creata, per esempio, da Jerry Siegel e Joe Shuster nel 1933: “Superman”, o in lingua italiana Nembo Kid (il ragazzo delle nuvole), il cui nome kryptoniano è Kal-El (figlio di Jor-El e nipote di Zor-El). Un uomo dotato di superpoteri, che mette al servizio della collettività.

(3) NOTA: Fantascienza: «Tipo di narrativa sorto essenzialmente come genere avventuroso, che, a partire da ipotesi di carattere più o meno plausibilmente tecnico-scientifico e fingendone uno sviluppo lineare, descrive un presunto futuro prossimo o remoto della Terra (Enciclopedia Treccani)»

Ho inserito questa attinente divagazione, perché penso anche a cosa si potrebbe dire tra qualche migliaio di anni del “ragazzo delle nuvole” (si vedano anche i riferimenti biblici), con la testa che l’umanità, in generale, dimostra d’avere ora…

Testa e, soprattutto travi negli occhi, che fanno sperare a qualcuno non la fine di un mondo, inteso come sistema di cose, ma addirittura la fine del mondo, cioè la cancellazione totale della vita per risolvere i suoi problemi: «Queste tue profezie, pur non sapendo da dove traggono questa sicurezza, non fanno che esaltarmi in quanto spero vivamente nella (chiamiamola) fine del mondo. Di conseguenza, ci conto sul serio».

Problematiche viste solo negli altri, anzi addossate alla responsabilità di altri, tipo: «Perché la maggioranza dell’imbecillità umana sviluppa e si nutre della convinzione delle favolette, del bene e della salvezza»… non supponendo nemmeno lontanamente che, giocando “al gatto e al topo”, l’osservazione: «[…] con tutto quello che è stato inventato, non è mai scaturito un virus che, per esempio, uccidesse gli imbecilli» potesse essere rivolta particolarmente “all’astuto” commentatore… Disarmante!

È vero che la “massa critica”, cioè la maggioranza delle convinzioni delle persone, interpreta l’ambiente e lo modella nel modo in cui lo si vede genericamente, ma nessuno ci obbliga di restare in un mondo che per noi è inaccettabile. Anzi, è proprio da questa visione che deve scattare la classica molla: “O t’elevi, o te levi“, come è detto magistralmente in romanesco…

Parlando di evoluzione cellulare ho accennato all’espansione della membrana per adeguarsi, accogliendo un numero sempre crescente di recettori ed effettori, ma oltre un certo limite, la membrana scoppierebbe. Per stare al passo con l’evoluzione dell’ambiente, le cellule hanno dato origine agli ammassi cellulari che chiamiamo corpi, i quali, a loro volta (mega cellule) hanno creato, per quanto ci riguarda: l’umanità. Un corpo unico che, per evolvere, deve essere inteso da ognuno come tale.

In questo contesto, se non impari ad amarti, non solo non potrai amare nessuno, ma non conoscerai mai l’amore; se non ti sai accettare per quello che sei, non solo sprecherai inutilmente un’enormità d’energia annichilendoti, ma non potrai accettare gli altri tuoi simili; se non cominci a rispettarti, non rispetterai e non riceverai rispetto. In una parola: per cambiare la visione del mondo bisogna cominciare cambiando se stessi e il modo di pensare. «Chi desidera conoscere, dubiti all’inizio di tutte le cose, non assuma alcuna posizione prima di aver ascoltato le parti e dopo aver bene considerato e confrontato, giudichi e prenda posizione non per sentito dire, secondo le opinioni dei più, l’età, i meriti e il prestigio, ma sulle basi di una visione aderente alla realtà, nonché di una verità che si comprenda alla luce della ragione (G. Bruno)».

E, rammento, che in “Etimologia dei termini”: «La Conoscenza è un processo di reminiscenza di un sapere che giace già all’interno della nostra anima, ed è perciò “innato”», quindi non è da cercare altrove, se non dentro di noi.

Ormai questi argomenti li ho affrontati sotto tutti gli aspetti: storici, religiosi, metafisici, scientifici, filosofici, ecc… non l’ho fatto per me, perché sono già il risultato delle mie esperienze e vivo in sintonia con quel processo di reminiscenza. Non l’ho fatto per sentirmi qualcuno, perché non c’è un solo social network che abbordi. Non l’ho fatto per farmi pubblicità, perché nessuno (tranne pochi eletti amici) conosce il mio vero nome e il mio volto.

Ora, sono stanco di parlare ai peggiori “sordi” (quelli cioè che per paura non vogliono sentire), quindi, come disse a me per un intero anno un eccelso Maestro, in risposta alle mie insistenti e molteplici domande, stimolandomi così nella ricerca personale: “Arrangiatevi!“.

Per chi volesse “evadere” da questa Terra, o semplicemente viaggiare, ci sono tanti portali che l’uniscono agli altri mondi…

Bon voyage! Les jeux sont faits, rien ne va plus…

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db/ritorno_ai_box.txt · Ultima modifica: 28/01/2021 18:59 da @Staff R.