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La Storia della Russia inizia con le storie degli slavi orientali, dei turchi e dei popoli ugro-finnici. ¹⁾ La tradizionale data d'inizio della Storia specificamente russa è l'istituzione dello stato di Rus' al nord nell'862 governato dai Vichinghi. ²⁾ Staraya Ladoga e Novgorod divennero le prime grandi città della nuova unione d'immigrati dalla Scandinavia con gli slavi e i finnici. Nell'882 il principe Oleg di Novgorod conquistò Kiev, unendo così le terre settentrionali e meridionali degli slavi orientali sotto un'unica autorità. Lo Stato adottò il cristianesimo dall'impero bizantino nel 988, dando inizio alla sintesi delle culture bizantine e slave che definirono la cultura slava ortodossa per il successivo millennio. La Rus' di Kiev fu infine disintegrata come stato a causa delle invasioni mongole nel 1237-1240 insieme al conseguente decesso di circa metà della popolazione.

Dopo il XIII secolo, Mosca divenne un centro culturale. I territori del Granducato di Mosca divennero la Tsardom della Russia nel 1547. Nel 1721 lo zar Pietro il Grande ribattezzò il suo stato come l'impero russo, sperando di associarlo con le conquiste storiche e culturali dell'antica Rus' in contrasto con le sue politiche orientate verso l'Europa occidentale. Lo Stato ora si estendeva dai confini orientali del Commonwealth polacco-lituano all'Oceano Pacifico. Le rivolte contadine erano comuni e tutte erano ferocemente represse. L'imperatore Alessandro II abolì la servitù nel 1861, ma le pressioni rivoluzionarie dei contadini crebbero. Nei decenni successivi, gli sforzi sulle riforme, come le riforme Stolypin del 1906-1914, la costituzione del 1906 e la Duma di stato (1906-1917) tentarono di aprire e liberalizzare l'economia e il sistema politico, ma gli imperatori rifiutarono di abbandonare il governo autocratico e resistette alla condivisione del loro potere.

Una combinazione di crisi economica, stanchezza della guerra e malcontento con il sistema autocratico del governo innescò la rivoluzione in Russia nel 1917. Il rovesciamento della monarchia inizialmente portò al potere una coalizione di liberali e socialisti moderati, ma le loro politiche fallite portarono alla presa del potere da parte dei bolscevichi comunisti il 25 ottobre 1917 (7 novembre data “nuovo stile”). Tra il 1922 e il 1991 la storia della Russia divenne essenzialmente la storia dell'Unione Sovietica, in effetti uno stato basato sull'ideologia, approssimativamente in linea con l'impero russo prima del trattato di Brest-Litovsk del 1918. L'approccio alla costruzione del socialismo, tuttavia, variava nei diversi periodi della storia sovietica: dall'economia mista e dalla società e cultura diversificata degli anni Venti, attraverso il comando dell'economia e le repressioni dell'era di Joseph Stalin fino alla “era della stagnazione” (anni '60 - anni '80). Fin dai suoi primi anni, il governo dell'Unione Sovietica si basava sul governo a partito unico dei comunisti, come si chiamavano i bolscevichi, a partire dal marzo 1918.

Verso la metà degli anni '80, con l'indebolirsi delle strutture economiche e politiche sovietiche, Mikhail Gorbaciov intraprese importanti riforme che alla fine portarono al rovesciamento del partito comunista e alla disgregazione dell'URSS, lasciando la Russia di nuovo a sé stessa e marcando l'inizio della storia della Russia post-sovietica. La Federazione Russa è nata nel gennaio 1992 come successore legale dell'URSS. Dopo aver demolito la pianificazione centrale socialista e la proprietà statale dell'era socialista, i nuovi leader, guidati dal presidente Vladimir Putin (che divenne presidente nel 2000), presero il potere politico ed economico dopo il 2000 e si impegnarono in una energica politica estera. L'annessione della penisola della Crimea alla Russia nel 2014 ha portato a sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea.