Extrapedia

Il ventriloquio è una facoltà che, di solito, permette di fare apparire che un manichino parli. In origine, il ventriloquio era una pratica religiosa. ¹⁾ Il termine deriva dal latino (ventre e loqui) che sta per “parlare dallo stomaco”. I greci, invece, lo chiamavano “gastromazia” e pensavano che la sonorità prodotta dallo stomaco fosse la voce dei non viventi, cosicché il ventriloquo avrebbe interpretato i suoni, poiché si pensava che fosse in grado di parlare ai morti, e di predire il futuro. Uno dei primi profeti noti che usarono questa tecnica fu la Pizia, la sacerdotessa del tempio di Apollo a Delfi, che fungeva da canale per l'oracolo. Un altro dei primi gastromanti di maggior successo fu Eurykles, un profeta ad Atene; i gastromanti erano indicati come Euryklides in suo onore. Nel Medioevo, si pensava che che il ventriloquio fosse simile alla stregoneria.

Il passaggio dal ventriloquio come manifestazione di forze spirituali verso il ventriloquio come intrattenimento avvenne nel XVIII secolo nei parchi dei divertimenti e nei mercati. Una prima rappresentazione di un ventriloquo risale al 1754 in Inghilterra, dove Sir John Parnell è raffigurato nel dipinto An Election Entertainment di William Hogarth che dialoga con la sua mano. ²⁾

Come lo spiritismo portò a mettere in scena la magia e l'escapologia, così il ventriloquio divenne più un'arte performativa poiché, a partire dal XIX secolo, ha perso le sue trappole mistiche. Altre parti del mondo hanno anche una tradizione di ventriloquio per scopi rituali o religiosi; storicamente ci sono stati adepti di questa pratica tra le popolazioni Zulu, Inuit e Maori.