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Viaggio nella mente

I viaggi fuori dal corpo ormai non sono una novità per nessuno. C’è chi li ha provati e chi no, ma indistintamente li abbiamo accettati tutti come qualcosa di possibile. Quello che, invece, potrebbe sembrare una novità per molti, anche se di fatto non lo è, è viaggiare dentro al nostro corpo per imparare a conoscerlo, come se fossimo veramente degli esploratori. Io l’ho fatto! E sono rimasto sbalordito da come funziona il cervello, sotto le direttive della nostra mente.

Tutto è codificato come in un mega computer. Per comprenderne il funzionamento, che materialmente è espresso come impulsi elettrici, tutto ci è rappresentato sotto forma di codici numerici, ognuno dei quali rappresenta un comando specifico. Ogni codice, o sequenza numerica, ha dei decimali che pulsano e, la frequenza di questo pulsare, trasmette al nostro corpo e al nostro “sentire” un particolare tipo d’urgenza. Più il pulsare aumenta il suo ritmo, più saremo stimolati a porre in atto quel particolare tipo di comando.

Molti di questi codici, attivati già al momento del concepimento, restano in parte convenzionali ma, la maggior parte, sono modificati individualmente in base alle esperienze acquisite dalla nascita in poi, pur rimanendo in un certo qual modo sempre in ambito convenzionale (reazioni). Ovverosia, a livello individuale daremo più o meno importanza a un particolare stimolo, a noi interno o esterno, rispetto a qualunque altro.

Tra questi codici ce ne sono tanti che sono universali, come il linguaggio, ma la maggior parte sono precipui per questo piano dimensionale. A osservarli si rimane incantati per come funzionano meravigliosamente nel loro insieme, ma se si osservano uno ad uno, ci si accorge che ci sono delle note stonate! … dei veri e propri virus informatici…

Li abbiamo inseriti noi, o meglio, lo ha fatto la nostra mente per cercare di proteggerci da noi stessi, allorché qualche esperienza troppo pesante da potere essere assimilata in un sol colpo, deve essere accantonata, per essere risolta in seguito, quando saremo più forti per comprenderla in tutta la sua portata.

Qui verrebbe da dire che la mente, mente continua(mente), ma non lo fa voluta(mente)…. lo fa solo perché ci ama, lo fa per proteggerci da un carico che lì per lì potrebbe essere troppo traumatico da sopportare psicologicamente e fisicamente. Ma nel fare questo, crea anche una dipendenza, una reazione incondizionata, che fa sì che impariamo che è più semplice ogni volta buttarci alle spalle tutte le esperienze sgradevoli che invece dovremmo affrontare e risolvere. In fondo siamo qui per questo, per fare esperienza!… e se le rifuggiamo sempre, resteranno pazientemente ad aspettarci, facendo ogni tanto capolino, per farci capire che non sono affatto scomparse nel nostro oblio…

Allorché questi segnali diventano sempre più forti e insistenti, viene abbastanza istintivo volgere lo sguardo almeno una volta per vedere la “montagna di problemi irrisolti che ci portiamo sulle spalle”… qui trasecoliamo!… e non ci par vero che abbiamo accumulato così tanto lavoro arretrato da svolgere.

A questo punto, conoscendo come agisce la mente sul cervello e conoscendo come è impostato quest’ultimo, verrebbe abbastanza facile ritenere di potere andare a sostituire quei particolari tipi di codici… non possiamo più farlo!… come non possiamo tornare indietro nel tempo per affrontare, con le “forze” di adesso, tutte quelle esperienze che, ormai, sappiamo che si ripresenteranno, nel loro insieme, con un impeto sempre crescente.

Come fare allora?… sapendo che la mente non verrà mai in nostro aiuto finché sarà impostata alla vecchia maniera?… Dovremo imparare a educarla! Perché ogni volta che cercheremo con la nostra ostinazione di violare i suoi codici, quelli che noi stessi le abbiamo affidato per proteggerci, si ribellerà!

Un sistema che ho adottato e che consiglio, avendo imparato a conoscere la mente e i suoi lati deboli, è quello di sedurla, di farle una corte spietata non lasciandola nemmeno respirare… di essere conturbanti inebriandola, fino ad arrivare veramente a fare l’amore con lei. Qui e solo qui, in questo amplesso virtuale si otterrà la sua fiducia, sarà arrendevole, perché non sentirà più in noi un pericolo che possa attentare agli schemi che le abbiamo affidato. Qui, comincerà a collaborare e noi le affideremo nuove istruzioni.

Riporto quanto descritto da una cara amica che ha messo in atto il mio consiglio in due fasi successive, tenendo presente che è un “viaggio” interiore, fatto durante la meditazione:

1) - Le ho spiegato che camminando e crescendo insieme con amore e pazienza, avremmo potuto vivere una nuova vita nella piena realizzazione di entrambe… Le ho chiesto di cominciare un nuovo percorso insieme, promettendole che alla fine saremo davvero una cosa sola ed entrambe nella pienezza…. Si è rilassata e sono riuscita anche a prenderle la mano! Non mi ha ancora detto un “sì” convinto, ma le ho detto che sono qui, che non vado da nessuna parte senza di lei e che sono disposta ad aspettarla… le ho ricordato però che se non evolvo io, non evolve neanche lei e viceversa… che se davvero vuole il mio, il nostro bene, è ora di iniziare un nuovo percorso, dove chi parla, per e, tra noi è il cuore…. come ho detto “cuore” si è irrigidita, quindi ho cambiato subito e le ho detto “l'amore”… quello le piaceva di più!!! Avrei voluto anche rubarle un bacio…. ma aspetto che sia pronta…

2) - Tra coccole e chiarimenti, dubbi, paure sue e mie, promesse d'amore, si è lasciata andare… ma sul più bello si è fermata e mi ha fatto rileggere ciò che tu mi avevi scritto: «falle una corte spietata… non lasciarla nemmeno respirare… inebriala e sii conturbante… e la prossima volta non baciarla solamente, ma fai l’amore con lei………» Al che ho capito… l'ho abbracciata ancora più forte e le ho detto che avrei voluto farlo anche prima che tu me lo dicessi, che avrei voluto che lei sentisse l'amore e il desiderio che provo per lei, che avrei voluto che facesse suo quel desiderio fino a farlo esplodere dentro di sé…… non ho fatto in tempo a finire la frase, perché stavamo già facendo l'amore! Le ho promesso che l'avremmo fatto altre volte, ma che comunque d'ora in poi non ci sarà più bisogno di porsi in contrasto, perché avremo un nuovo modo di parlarci, amarci e capirci…

A questo punto, rimuovere quella “montagna di problemi irrisolti che ci portiamo sulle spalle” diventa più facile a farsi che a dirsi, perché alla luce delle nuove informazioni che le daremo, la mente rielaborerà tutto ciò che ha accantonato, considerandolo una minaccia, anziché una semplice lezione da imparare e su cui ragionare.

Per come siamo abituati, anche tutti gli input che ci arrivano dall’esterno concorrono a confondere le elaborazioni della mente. Mi spiego meglio. Nella nostra quotidianità assorbiamo milioni di notizie scioccanti, vediamo film al cardiopalma, telefilm cruenti e, tutto questo ci porta a innalzare, attraverso le emozioni, i livelli di adrenalina. Ci sentiamo carichi! Quello che fa la nostra mente, accettando e introitando queste informazioni, non è altro che portare un palliativo a quel senso di “pienezza” che ci manca e che possiamo trovare, invece, in tutta la sua genuinità nell’apertura del cuore…. non a caso, come nell’esperienza riportata dall’amica più sopra, il “sentire” della mente e il “sentire” del cuore normalmente non vanno d’accordo!

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db/viaggio_nella_mente.txt · Ultima modifica: 28/01/2021 18:52 da @Staff R.