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L’aiuto umanitario istituzionalizzato non ha niente di “umano”: è un’arma politica di oppressione di massa

Questo è per tutti i creduloni sprovveduti che si bevono ancora la storiella per cui l’aiuto umanitario sarebbe, appunto, umano. Sono dieci anni che vivo sul campo, lavorando tra tre continenti.

Cambiare il mondo e aiutare le persone attraverso i grandi nomi della cooperazione era il mio sogno. La realtà del settore mi ha disgustato al punto che ho dovuto fondare un’organizzazione indipendente per riuscire a operare davvero per il bene dei più vulnerabili. Ho incontrato diverse realtà che operano nel rispetto della vita e dell’imparzialità negli anni. Alcune di loro sono diventate nostre partner. Ma i singoli esempi virtuosi non riscattano la realtà di un intero settore macchiato dalla corruzione e dalla strumentalizzazione a fini politici o bellici, persino. Quindi, per favore, apri bene le orecchie. Apri gli occhi: la cooperazione tra stati a fini non economici ma umanitari non esiste, e il diverso trattamento che stiamo riservando alla Turchia e alla Siria ne è l’esempio più lampante.

Per la Turchia si sono mossi oltre settanta Paesi in tutto il mondo. L’Unione Europea ha mobilitato 28 squadre di ricerca e soccorso da 21 Paesi per un totale di circa 1.200 soccorritori e 79 cani da ricerca. Gli Stati Uniti hanno inviato due squadre composte da oltre 150 esperti, la NATO ha attivato il meccanismo di solidarietà civile. Sono stati smobilitati milioni e milioni di dollari per supportare la Turchia nelle sue ore più difficili.

E QUESTO È BUONO E GIUSTO.

È l’unica cosa umana da fare.

Per la Siria, invece? ZERO. Non solo la comunità internazionale non sta alzando un dito, ma gli Stati Uniti e l’Europa stanno continuando con le loro sanzioni criminali, condannando migliaia di persone a MORTE CERTA. E questo accade proprio grazie al controllo degli aiuti umanitari. Non ci credi? Ma lo sai che mentre ai cadaveri dei siriani morti in Turchia è concesso di attraversare il confine, acqua, cibo, medicine, vestiti, tende, carbone e tutti gli altri bene necessari alla vita di chi è sopravvissuto restano bloccati da un embargo sadico e spregevole che vige da più di una decade? Lo sai che, mentre alcune organizzazioni dicono di raccogliere fondi per la crisi siriana, al momento sono poche le realtà in grado di portare davvero gli aiuti sul campo? Lo sai che ci sono stati (almeno) 11.000 morti finora ma, ancora una volta, alcuni sono morti di serie A e a altri di serie B? E te ne accorgi, vero, che questo accade ovunque, in qualsiasi crisi umanitaria, da sempre? E che quindi, se l’aiuto umanitario è controllato da chi fa la guerra, esso stesso diventa, a sua volta, uno strumento di guerra? Capisci che gli aiuti non esistono - esistono solo le tattiche belliche?

Sono passati quasi 12 anni, ma la Siria resta abbandonata a se stessa. Sono 14 milioni i siriani bisognosi di assistenza in Siria, 6 milioni dei quali hanno letteralmente perso tutto. Dove sono i cortei per la pace? Dove sono i bus per portarli qui da noi? Dove sono i corridoi umanitari? Dove sono le grida straziate e indignate? E le denunce contro i carnefici?

Perché siamo riusciti ad assorbire 2 milioni di ucraini nella comunità europea nel giro di pochi giorni un anno fa, mentre nel 2015, davanti a 1,4 milioni di siriani, abbiamo lanciato l’allarme di una “crisi migratoria” rinchiudendoli in campi di concentramento e oggi, ben otto anni più tardi, non siamo neanche disposti a mandare loro il minimo per sopravvivere?

È perché sono marroni? È perché sono musulmani? È perché non sono nostri alleati o è perché siamo dei razzisti di merda?

La risposta è… nessuna di queste. Perché, purtroppo, non dipende da noi, i cittadini. La risposta è che i nostri cosiddetti “leader” sono coperti di sangue: usano le bombe per distruggere e gli aiuti umanitari per sterminare. Siamo governati da degli psicopatici.

Questo, però, non significa gettare la spugna e rassegnarsi alla bruttezza del mondo. Ognuno di noi può e deve fare la sua parte. Noi di Still I Rise siamo l’unica organizzazione internazionale a fare Scuola e riabilitazione nella Siria nordoccidentale. Questo è il nostro terzo anno di operazioni. Non abbiamo la possibilità di raggiungere centinaia di migliaia di persone come alcune organizzazioni dichiarano di fare, ma alle poche centinaia - bambini, adulti e anziani - che riusciamo a supportare noi cambiamo la vita completamente.

È per questo che siamo fieri di annunciare la creazione di un Fondo di Emergenza a sostegno delle situazioni più estreme che affrontiamo, non solo in Siria - dove stiamo organizzando distribuzioni di cibo e beni essenziali direttamente nelle zone terremotate - ma anche in Kenya, in Congo e, presto, in Colombia, così da offrire un supporto salvavita a chi ne ha più bisogno, senza perdere tempo prezioso lanciando appelli e raccogliendo fondi ogni volta e, soprattutto, senza nulla togliere al sostentamento delle nostre Scuole.

Se puoi, imposta una donazione mensile ora e diventa la speranza nella tragedia. E se per qualsiasi ragione non potessi donare in questo momento, non ti preoccupare. Anche una semplice condivisione può fare la differenza. Fai anche tu la tua parte. Agisci ora!

https://sostieni.stillirisengo.org/b?cid=19&lang=it_IT

Extrapedia Autori
10 febbraio 2023
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db/aiuto_umanirario_arma_di_oppressione_di_massa.txt · Ultima modifica: 16/02/2023 15:44 da @Staff R.