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In Fisica, la Criogenia è la produzione e il comportamento dei materiali a temperature molto basse. Non è ben definito in quale punto delle estremità di refrigerazione della scala di temperatura inizi la criogenia, ma gli scienziati ipotizzano che un gas sia criogenico se può essere liquefatto a -150° C o inferiore (123 K - 238° F ). L'Istituto nazionale degli standard e della tecnologia statunitense ha scelto di considerare il campo della criogenia come quello che comporta temperature inferiori a -180° C (93 K - 292° F). Questa è una linea di divisione logica, poiché i normali punti di ebollizione dei cosiddetti gas permanenti (come elio, idrogeno, neon, azoto, ossigeno e aria normale) si trovano al di sotto di -180° C, mentre i refrigeranti come il Freon, gli idrocarburi e altri refrigeranti comuni, hanno punti di ebollizione superiori a -180° C.

La scoperta di materiali superconduttori, con temperature critiche significativamente al di sopra del punto di ebollizione dell'azoto liquido, ha fornito nuovo interesse a metodi affidabili e a basso costo per la produzione di refrigerazione criogenica ad alta temperatura. Il termine “criogenico ad alta temperatura” descrive temperature che vanno oltre il punto di ebollizione dell'azoto liquido, -195,79° C (77,36 K - 320,42 ° F), fino a -50° C (223 K - 58° F), il limite superiore dello studio definito generalmente come criogenia.

I criogenici usano la scala di temperatura Kelvin o Rankine, entrambe misurano dallo zero assoluto, piuttosto che dalle scale più usuali come Celsius o Fahrenheit, con i loro zeri a temperature arbitrarie.