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La Fonetica è una branca della Linguistica che studia i suoni delle parole umane o, nel caso delle lingue dei segni, gli aspetti equivalenti del segno. Si occupa delle proprietà fisiche dei suoni o dei segni del linguaggio: la loro produzione fisiologica, le proprietà acustiche, la percezione uditiva e lo stato neurofisiologico. La Fonologia, d'altra parte, riguarda la caratterizzazione astratta e grammaticale dei sistemi di suoni o segni.

Nel caso delle lingue orali, la Fonetica ha tre aree di studio fondamentali:

• Fonetica articolata: lo studio degli organi della parola e il loro uso nella produzione di suoni vocali da parte del relatore.
• Fonetica acustica: lo studio della trasmissione fisica dei suoni del discorso dall'altoparlante all'ascoltatore.
• Fonetica uditiva: lo studio dell'accoglienza e della percezione dei suoni del discorso da parte dell'ascoltatore.

I primi studi fonetici conosciuti furono condotti fin dal VI secolo a.C. dai grammatici sanscriti. Lo studioso indù Panini è tra i più noti tra questi primi investigatori, la cui grammatica in quattro parti, scritta intorno al 350 a.C., è influente nella linguistica moderna e rappresenta ancora “la più completa grammatica generativa di qualsiasi lingua scritta”. La sua grammatica costituì la base della linguistica moderna e descrisse alcuni importanti principi fonetici. Panini ha fornito un resoconto della Fonetica del suono, descrivendo la risonanza come prodotta dal tono, quando le corde vocali sono chiuse, o dal rumore, quando le corde vocali sono aperte. I principi fonetici nella grammatica sono considerati “primitivi” in quanto sono la base per la sua analisi teorica e i principi possono essere desunti dal suo sistema di Fonologia.