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Hillary Octopussy Clinton

Cat. “Autori
Roberto Morini (fisico nucleare e filosofo)
10 agosto 2016

A pochi giorni dalla pubblicazione dell’articolo sulle precarie condizioni di salute della Clinton (si veda il precedente del 06/08), arriva Maurizio Blondet che rincara la dose, portando alla luce altri particolari inediti (link). Potrebbe sembrare una sorta di persecuzione. Per me, almeno, non è così. Come buona parte dell’elettorato americano, sono solo seriamente preoccupato su chi avrà in mano quelle maledette “chiavi” dell’arsenale nucleare, visto che Hillary “DEVE” diventare il nuovo presidente degli Stati Uniti.

Tanti fatti, come le morti di chi potrebbe intralciare il suo cammino verso la Casa Bianca, potrebbero apparire come coincidenze. Stranissime coincidenze alle quali dovremmo essere ormai abituati giacché, negli ultimi cinquant’anni, sono diverse centinaia, se non addirittura migliaia, le persone “scomode” che sono state “suicidate”, per i più svariati motivi (si vedano, per esempio, le denunce riportate a suo tempo da Otto Binder sull’ufologia, oppure le strane morti legate al progetto sullo Scudo Spaziale della “Marconi Ltd”, solo per citarne alcune molto datate).

E non c’è da stupirsi se attorno alla Clinton accadono simili eventi. Tutt’al più che è intrallazzata con tutti anche e, non solo, attraverso la fondazione intestata a lei, al marito e alla figlia.

I legami della famiglia Clinton col terrorismo sono ampiamente documentati. Che Al-Qaeda sia una creatura degli americani è stata pure ammessa in conferenza stampa dalla stessa Hillary. Quello che forse mancava era stabilire anche un contatto diretto con l’ex socio di Erdogan: Fethullah Gülen che, detto per inciso, non deve essere uno “stinco di santo” come lo si vorrebbe fare apparire, se non altro per il fatto che gli insegnanti delle 150 scuole fondate da Gülen, devono restituire il 40% del loro stipendio (ovviamente in nero) alla vasta e, diversificata, rete gulenista (un esempio tra i tanti, in un’attività che conta otto milioni di seguaci e un giro d’affari di 50 miliardi di dollari). Come devono, o dovrebbero, fare anche i destinatari delle varie donazioni. Compresa la famiglia Clinton che non ha rilasciato dichiarazioni in proposito.

Molto interessanti e, dettagliate, le inchieste del reporter Chuck Ross, pubblicate sul “Daily Caller” il 22/11/2015 (link) e il 13/07/2016 (link) che v’invito a leggere, per rendervi conto degli intrecci e degl’intricati legami tra la longa manu della Fondazione Clinton e la vasta rete Gülen (una goccia nel mare torbido dei tanti intrallazzi nazionali e internazionali) che controlla buona parte delle istituzioni turche, compresi tribunali e forze di polizia.

Tra le tante donazioni ricevute dai Clinton, attraverso la rete gulenista, una campeggia in modo particolare per la sua entità, quella di uno dei leader del movimento Gülen, Recep Ozkan, che ha “donato” tra 500.000 e 1 milione di dollari alla Clinton Foundation.

Come appare chiaro alle persone di buon senso, nessuno dà nulla per nulla e, per stare dalla parte del sicuro, i gulenisti in America, quando non “donano”, sponsorizzano… sia i democratici, sia i repubblicani.

A pensarci bene, noi italiani siamo davvero fortunati… almeno non abbiamo un nostro arsenale nucleare di cui preoccuparci!

Extrapedia Autori
a cura della Redazione di Extrapedia


db/hillary_octopussy_clinton.txt · Ultima modifica: 18/08/2021 11:24 da @Staff R.