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Il Bergoglio abusivo

Cat. “Autori
Roberto Morini (fisico nucleare e filosofo)
07 agosto 2016

Con l’avvento dei gesuiti (Parigi, 1534), per opera dello spagnolo basco Don Iñigo Lopez de Recalde, meglio conosciuto come Ignazio di Loyola, l’antica simbologia solare fu riportata, con maggiore significato, all’interno della chiesa cattolica. Ben rappresentata dal “papa nero” (il generale dei gesuiti) e dal “papa bianco” il pontefice ufficialmente in carica.

Come affermato recentemente dall’ex vescovo del Guatemala, mons. Gerard Bouffard, in qualità di diretto testimone (avendo passato sei anni in Vaticano assegnato alla trasmissione della corrispondenza sensibile tra il papa e i capi dell’Ordine dei gesuiti e, viaggiando spesso al seguito di Giovanni Paolo II): «Il Papa riceve gli ordini dal Papa Nero, vertice dei gesuiti… (trasmissione radiofonica di Greg Szymanski, “The Investigative Journal”, in onda su http://www.gcnlive.com, presso i cui archivi le sorprendenti dichiarazioni possono essere riascoltate gratuitamente e in versione integrale – link)», in perfetta sintonia sia con le conoscenze astronomiche antiche, sia con quelle più attuali dell’ultima frontiera della scienza.

Quindi, si può correttamente affermare che: il Sole Nero (Core cristallino al centro della Terra) sta al “papa nero”, come il Sole giallo (riflesso in cielo) sta al “papa bianco”.

Nella Kemò-vad (antico sciamanesimo druidico), il significato del Sole Nero simboleggiava soprattutto la luce dello spirito che, occasionalmente, poteva essere occultata dalla mente, la quale prendeva il sopravvento sulla sfera dell’individuo a causa del plagio culturale attuato sul piano sociale. Luce che, tuttavia, non era destinata a spegnersi, per la sua dimensione insopprimibile ed eterna.

L’attuale scienza di frontiera non si discosta dai concetti antichi, se non per la terminologia che, ovviamente, deve essere “scientifica”. Per cui, il Sole Nero, cioè il Core cristallino diventa, con “l’inner inner core” al suo interno: il “Motore Primo”. Centro della Vita che rimette in pista l’astronomia tolemaica.

Le profezie da Nostradamus a Malachia, predissero la fine del mondo con l’elezione del “papa nero” e, molti, si sono accaniti a ricercarlo convinti del riferimento al colore della pelle. Alcuni “cervelloni”, poi, hanno visto in Obama questo “papa nero”, adducendo che il concetto di “presidente” non era ancora entrato nell’attualità, quando era ben rappresentato nei testi biblici antichi come: “re” o “capo del popolo”.

Il vero “papa nero” è ben rappresentato da Bergoglio, in quanto gesuita. E, per come è avvenuta la sua elezione, sarebbe un abusivo. Su questo fatto si è accanito lo scrittore cattolico Antonio Socci: «Citando l’articolo 69 della Costituzione apostolica “Universi Dominici gregis“, per l’elezione del sommo pontefice, si rilevano due violazioni avvenute per la scelta del papa dopo la rinuncia di Benedetto XVI.

La prima violazione delle norme riguarda l’annullamento di una votazione che doveva essere ritenuta valida e scrutinata. Nello spoglio delle schede, ne fu conteggiata una in più (considerata bianca) che era attaccata a un’altra scheda contenente un voto espresso.

La seconda violazione riguarda le votazioni del 13 marzo 2013. Quel giorno si procedette in conclave con una votazione in più, ossia per un totale di cinque votazioni, mentre la Costituzione apostolica “Universi Dominici gregis” ne prevede solo quattro. Bergoglio fu eletto alla quinta elezione che non è prevista dalla Costituzione».

Ma, l’elezione (vogliamo dire “forzata”?) del gesuita Bergoglio, troverebbe riscontro nell’esecuzione della condanna al rogo del Gran Maestro dei Templari, Jacques de Molay, davanti alla Cattedrale di Notre Dame, eseguita proprio lo stesso giorno: il 13 marzo (1314). Quasi fosse una sorta di “vendetta”, dato che i gesuiti, attraverso l’Ordine dei Cavalieri di Malta, sarebbero i diretti eredi dei Templari.

Questo Bergoglio, poi, lascia interdetto anche me che, da quel che scrivo, dovreste ben comprendere cosa penso delle religioni. Tuttavia, m’immedesimo in quei “poveretti”, che assiduamente inseguono la “speranza”, offerta loro dalla chiesa e… trasecolo!

Il 29 luglio, casualmente, butto l’occhio sulle slide di “TGCOM 24” (edizione: “Prima Serata”) e leggo: “GMG, papa alla via crucis: «Dov’è Dio se c’è fame e terrorismo?». Forse non ho letto bene – mi dico – e aspetto che ripassi la stringa una seconda, poi, una terza volta. Ma come, il sedicente massimo rappresentante in Terra di Dio, si chiede dov’è? Se non lo sa lui, che si propone come suo più diretto rappresentante, chi dovrebbe saperlo?

Marginale la dichiarazione di Bergoglio fatta a Scalfari, per cui “non esisterebbe un Dio cattolico” se con ciò avesse voluto intendere che Dio è unico per tutte le religioni. Ma, molti dubbi rimangono, anche perché, sempre secondo lui, al Convegno ecclesiale di Roma (dopo avere scambiato Gesù per il diavolo, davanti al capitello di Vézelay), ricordando l’episodio dell’adultera, ha sottolineato che: «Gesù fa un po’ lo scemo… ha mancato verso la morale… e non era “pulito”».

Ma Bergoglio è in buona compagnia e, sempre per quei “poveri fedeli”, è bene ricordare che anche Ratzinger (che, finché è vivo, rimane il papa a tutti gli effetti, anche se si è auto-dichiarato “onorario”) non è stato da meno. Parlando di Gesù nel suo libro “Gesù di Nazareth, Dal Battesimo alla Trasfigurazione” (2011, pag. 63-64), definisce esattamente Barabba come una figura messianica al pari di Gesù stesso e, in seguito va anche oltre, concludendo che Barabba: «Si pone come una sorta di alter ego (di Gesù)». Addirittura un’alter ego!…

Questo per i fedeli cattolici dovrebbe risultare inaudito…. anche se su Barabba ci sarebbe da porre una serie infinita d’interrogativi, dato che, stando alle scritture, Gesù e Barabba si sarebbero trovati imprigionati nello stesso luogo e, momento e, ambedue, erano famosi. Per Matteo, infatti, Barabba era «un carcerato famoso (27,16)». Ma c’è di più. Anche Barabba si chiamava Gesù (Yeshua) e, per la peppa era anche lui figlio di Dio! Perché, il significato del suo soprannome, Bar-Abba, in ebraico significa appunto figlio di Dio… Il popolo chi avrà voluto che fosse liberato? Gesù figlio di Dio, o Gesù figlio di Dio?…

Tralasciando le cialtronerie scritte e, tramandate ad hoc per gli stupidi, tra: pedofilia, omosessualità, cardinali con figli illegittimi da mantenere, occultamenti, intrallazzi di tutti i tipi in ogni campo, intrighi, assassinii, ingerenze, riciclaggio di denaro, un anticristo che se non ha già posato le sue chiappe sul trono di Pietro, è lì, lì per farlo, ecc… ecc… c’è poco da stare tranquilli sotto il cupolone!

Extrapedia Autori
a cura della Redazione di Extrapedia


db/il_bergoglio_abusivo.txt · Ultima modifica: 15/09/2021 18:49 da @Staff R.