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Papa Francesco chiede un Natale morigerato per aiutare gli ucraini, mentre la moglie di Zelens'kij si cimenta in "spese folli" per 40.000 euro a Parigi

Dopo oltre un anno di silenzi, torniamo per dire “BASTA!” alle continue prese per il culo di cui siamo oltremodo nauseati. Vero è che la maggior parte degli italiani (ci riferiamo solo al nostro Paese) sono degli irreversibili coglioni che vivono solo di “pane e TV”, ma quando è troppo, è troppo! La spudoratezza, proveniente da tutte le parti, non è più accettabile, gettandoci tutto alle spalle come se niente fosse.

Riferendoci all'Ucraina e, al suo 6º e attuale disonesto presidente fantoccio “Volodymyr Oleksandrovyč Zelens'kyj” (nato e cresciuto a Kryvyj Rih in una famiglia di origine ebraica e di madrelingua russa), nonostante le sue feroci posizioni anti-corruzione, in uno dei paesi più poveri d'Europa, lo abbiano posto fin da subito in testa nei sondaggi, abbiamo digerito che fosse uno dei 336 politici coinvolti nei “Panama Papers”. I file ottenuti dall'International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ), infatti, e pubblicati il 3 ottobre 2021 affermavano che Zelens'kyj e i suoi partner avevano creato una rete di società offshore nel 2012. L'Ucraina, come si può notare dallo schema, è la più coinvolta nella schiera degli evasori corrotti.

4 ottobre 2021 Aljazera

Secondo i risultati dell'ICIJ, due delle società offshore appartenenti ai partner di Zelens'kyj sono state utilizzate per acquistare tre lussuose proprietà nel centro di Londra. Il rapporto ha anche rilevato che Zelens'kyj, poco prima di essere eletto, ha trasferito la sua partecipazione in una delle società offshore al suo principale aiutante Serhiy Shefir, che è stato obiettivo di un attacco a colpi di arma da fuoco nel mese di settembre 2021.

Mykhailo Podoliak, consigliere del capo dello staff di Zelens'kyj, non ha commentato i dettagli di altre rivelazioni dell'inchiesta, secondo cui la moglie del presidente ha continuato a ricevere dividendi da una società offshore (Fonte).

Abbiamo digerito anche la notizia (di marzo 2022) che Zelens'kyj, oltre le ville già possedute in Ucraina, abbia acquistato una lussuosa villa in Toscana, a Forte dei Marmi, pagata 3,8 milioni di euro, senza mai chiederci da dove proveniva tutta questa disponibilità, oltre dai bilanci dello Stato… chissà, forse le sue origini potrebbero avere un peso determinante.

La giornalista Sandra Amurri, andata in scena a “Non è l’Arena”, domenica 20 marzo 2022, ha replicato a Massimo Giletti che ci sono un insieme di contraddizioni che riguardano anche il presidente ucraino: «Non mi pare che Zelens'kyj vivesse in povertà con ville a non finire e pure in Ucraina non mi pare che le persone non facessero la fame. Non stiamo parlando di Mujica, presidente povero di un Paese povero (l'Uruguay, nda), stiamo parlando di persone che vivono nel lusso sfrenato».

Poi la giornalista ha spostato il focus su un aspetto rimasto finora sottotraccia: la ricattabilità di gran parte dell’Occidente. «Quello che mi chiedo: Putin era Putin prima del 24 febbraio, lo conoscevamo tutti e tanti hanno fatto affari con lui e si sono arricchiti. Questa guerra si ferma solo con la diplomazia perché è tutto un gioco di ritorsioni e non siamo credibili, né noi né gli altri. La verità è che non ci sono interlocutori che non siano ricattabili, la verità ha più facce per questo è difficile» (Fonte).

Sì, ha ragione la Amurri: “persone che vivono nel lusso sfrenato”… ma ha omesso di porre in grande evidenza: “a spese dei contribuenti” che fanno la fame!

Così, Olena Volodymyrivna Zelens'ka, nata Kyjaško, la first lady moglie di Volodymyr Oleksandrovyč, ha potuto cimentarsi in “spese folli” (shopping spree) a Parigi, spendendo in un solo giorno 40.000 euro, mentre visitava il Paese per chiedere maggiore sostegno all'Ucraina (SGM Worl News).

Originale
Originale tradotto

E, a noi, papa Francesco chiede di vivere le festività con sobrietà e umiltà, facendo un gesto concreto per la popolazione del Paese in guerra che “soffre tanto”: Natale sì, ma con gli ucraini nel cuore.

Dall'articolo di Angelo Zanotti del 14 dicembre 2022, su “Fai Informazione”:

«Rinnoviamo la nostra vicinanza al martoriato popolo ucraino, perseverando nella preghiera fervorosa per questi nostri fratelli e sorelle che soffrono tanto. Fratelli e sorelle io vi dico: si soffre tanto in Ucraina, tanto, tanto!
E io vorrei attirare l’attenzione un po' sul prossimo Natale, anche le feste. È bello festeggiare il Natale, fare le feste… ma abbassiamo un po' il livello delle spese di Natale – così si chiamano. Facciamo un Natale più umile, con regali più umili.
Inviamo quello che risparmiamo al popolo ucraino, che ha bisogno, soffre tanto; fanno la fame, sentono il freddo e tanti muoiono perché non ci sono medici, infermieri a portata di mano. Non dimentichiamo: un Natale, sì; in pace con il Signore, sì, ma con gli ucraini nel cuore. E facciamo quel gesto concreto per loro
».

Caro non papa Francesco, a noi chiedi sacrifici, dopo che ci avete tenuto nella merda per anni, se non per secoli, chiedendoci di aiutare un popolo che soffre, dopo averlo depredato di tutto, come avete fatto con noi, per saziare le vostre frenesie?

Festeggiamo, allora, il Natale alla grande, con famigliari, amici e parenti, anche perché potrebbe essere l'ultimo che potremo permetterci, o che tutti questi delinquenti al potere potrebbero lasciarci trascorrere per l'ultima volta serenamente, visto che, proni e genuflessi al pari degli ucraini, continuiamo ad accettare tutto passivamente.

16 dicembre 2022
Redazione di Extrapedia


db/il_papa_e_olena_zelenska.txt · Ultima modifica: 16/12/2022 12:31 da @Staff R.