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Il tetano uccide anche quando non c'è

Noi, gli uomini del XXI secolo, quelli che si sono liberati delle superstizioni e dei tabù, quelli che di ciò che chiamiamo con disprezzo Medioevo si prendono gioco con un sorrisetto di superiorità, siamo le copie conformi dei quel passato. L’Illuminismo non ha lasciato tracce.

Non mi permetto di aggiungere molto a quanto pubblicato da quello splendido, eroico esempio di giornalismo vero ormai rilevabile solo in rare tracce che è Gioia Locati. Leggete e meditate.

Da parte mia solo qualche osservazione.

La prima è di stupore. In un clima di censura ferrea dove l’“informazione” gode della sola libertà di comunicare tutto ciò che piace al regime e non altro, Il Giornale, miracolosamente, lascia che Gioia Locati pubblichi notizie come quella citata.

La seconda è di disagio per certe azioni correnti tra i medici. Vaccinare chi potrebbe già avere contratto l’infezione è demenziale perché così si peggiora inevitabilmente la situazione. Tetano o altra malattia infettiva non fa differenza. A margine, pare che anche nell’occasione in argomento si sia somministrato paracetamolo come antidolorifico. Credo che un buon ripasso di farmacologia non sarebbe tempo sprecato. Oppure, facendomi pubblicità, i medici potrebbero leggere il mio libro Tachipirina, Paracetamolo e Altri Farmaci per Abbassare la Febbre: Sì o No? e lì troverebbero qualche spunto d’informazione e di riflessione.

La terza è di paura. Chiunque infranga gli articoli di fede, quelli basati sull’ipse dixit di “esperti” da avanspettacolo, quelli che contano su una magistratura sulla cui capacità di sentenziare correttamente preferisco sospendere ogni giudizio, quelli che hanno la forza diabolica d’insinuarsi nei poveri cervelli di chi emette sentenze al bar e in base a quelle fa “giustizia”, è a rischio di finire al rogo. La sola differenza con i roghi di un tempo è quella di essere consumati in televisione, alla radio, sui giornali e su quel circo potenzialmente micidiale che è Internet. Questi come quelli sono irreversibili.

La quarta è di rabbia. Da anni ci siamo lasciati soffocare da un regime che fin dalle sue radici calpesta la Costituzione e di questa nostra vacua, distratta pigrizia stiamo pagando le conseguenze. Nessun partito, dall’estrema destra all’estrema sinistra, sempre che espressioni del genere abbiano un significato, alza un dito contro una forma di dittatura che non ha precedenti nella storia, colpendo non solo la libertà e la dignità personale ma addirittura la salute. È evidente che a tutti gli attori di questa farsa tragica va più che bene così e che a tavola c’è qualcosa per tutti i commensali.

Ogni giorno io ricevo messaggi di persone che mi chiedono quando finirà questo inferno. Naturalmente io non ho capacità divinatorie e non so indovinare una data. Ciò di cui sono certo è che il massacro in corso, quello che ora si aggrava quotidianamente come sempre, storicamente, accade quando un regime non ha altre possibilità per imporsi e conservarsi se non la violenza e il terrore, imploderà. Lo farà quando non sarà più possibile nemmeno ai giustizialisti da mescita pubblica non constatare la strage, magari perché anche loro ne saranno personalmente coinvolti. Quando verrà il momento sarà il benvenuto ma sarà sempre troppo tardi perché nessuno potrà restituire ciò che è stato tolto. Mais c’est la vie. Quando questo avverrà non ci sarà nessuno dei carnefici a pagare: nessuna Norimberga. Gli “scienziati”, i “medici”, i “giornalisti”, i “giudici” si dilegueranno senza che ci sia chi si metta sulle loro peraltro più che visibili tracce. Le industrie farmaceutiche troveranno qualcosa di nuovo per prosperare e la giostra ricomincerà a girare, se mai si fosse fermata.

Extrapedia Autori
02 maggio 2019
Stefano Montanari
Credits


db/il_tetano_uccide_anche_quando_non_c_e.txt · Ultima modifica: 10/06/2021 17:18 da @Staff R.