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La prossima “Pandemia” sarà informatica

E «La crisi del COVID-19 sarà, al confronto, come un piccolo disturbo rispetto a un grave attacco informatico». Parole di Klaus Schwab al World Economic Forum, da lui fondato nel 1971.

Lo stesso Schwab, autore del progetto del Grande Reset (a sua volta collegato al progetto Agenda 2030 delle Nazioni Unite) ben sintetizzato nella lettera indirizzata a Trump da mons Viganò:

Un piano globale, denominato Great Reset, è in via di realizzazione. Ne è artefice un’élite che vuole sottomettere l’umanità intera, imponendo misure coercitive con cui limitare drasticamente le libertà delle persone e dei popoli. In alcune nazioni questo progetto è già stato approvato e finanziato; in altre è ancora in uno stadio iniziale. Dietro i leader mondiali, complici ed esecutori di questo progetto infernale, si celano personaggi senza scrupoli che finanziano il World Economic Forum e l’Event 201, promuovendone l’agenda.
Scopo del Great Reset è l’imposizione di una dittatura sanitaria finalizzata all’imposizione di misure liberticide, nascoste dietro allettanti promesse di assicurare un reddito universale e di cancellare il debito dei singoli. Prezzo di queste concessioni del Fondo Monetario Internazionale dovrebbe essere la rinuncia alla proprietà privata e l’adesione ad un programma di vaccinazione Covid-19 e Covid-21 promosso da Bill Gates con la collaborazione dei principali gruppi farmaceutici. Aldilà degli enormi interessi economici che muovono i promotori del Great Reset, l’imposizione della vaccinazione si accompagnerà all’obbligo di un passaporto sanitario e di un ID digitale, con il conseguente tracciamento dei contatti di tutta la popolazione mondiale. Chi non accetterà di sottoporsi a queste misure verrà confinato in campi di detenzione o agli arresti domiciliari, e gli verranno confiscati tutti i beni.

l’8 luglio 2020, preannunciò descrivendola la “quarta fase”, quella che dovrà portare l’umanità occidentale intera al reddito universale di base e all’abolizione della piccola proprietà privata.

«Conosciamo tutti lo scenario spaventoso di un attacco informatico globale che porterebbe a un arresto completo dell’alimentazione elettrica, dei trasporti, dei servizi ospedalieri e della nostra società nel suo insieme - incalzò Schwab - Dobbiamo chiederci, in una situazione del genere, come possiamo lasciare che ciò accada nonostante avessimo tutte le informazioni sulla possibilità e la gravità di un attacco a rischio. La criminalità informatica e la cooperazione globale dovrebbero essere in prima linea nell’agenda globale».

Siccome è già accaduto con l’Event 201 tenuto a New York sotto l’egida del World Economic Forum nell’ottobre 2019 con la Fondazione Rockefeller, quella di Bill Gates e la John Hopkins, simulando una nuova pandemia di coronavirus che si sarebbe diffusa in tutto il mondo e, poche settimane dopo, è comparso il primo caso di COVID-19, l’attenzione non può che cadere sul Cyber Polygon 2021.

Il 3 febbraio, infatti, il World Economic Forum ha annunciato che il prossimo luglio si svolgerà la simulazione di un attacco informatico globale che colpirà le reti di approvvigionamento e lo “spegnimento” di internet o il furto di dati privati in possesso del sistema bancario.

Sul Sito Web dell’evento, si avverte che, data la massiccia digitalizzazione in corso riguardante ogni attività economica, resasi necessaria per la “pandemia” e i lockdown, «basta un unico collegamento vulnerabile per far collassare l’intero sistema, con effetto domino… un approccio sicuro allo sviluppo digitale oggi determinerà il futuro dell’umanità per i decenni a venire».

Un massiccio (ma falso come la pandemia di Covid) attacco hacker, quindi, sarà la scusa adottata per giustificare quello che nella “tabella di marcia” (dapprima fake news, ora molto meno) fuoriuscita dal Canada (articolo apparso su “Canadian Report” il 14 ottobre 2020) è descritta così:

Interruzioni della catena di approvvigionamento previste, carenza di scorte, grande instabilità economica. Entro la fine del secondo quadrimestre del 2021. In ogni caso dopo le simulazioni di luglio.

La conferma giunge dalla Sber Bank, banca controllata dal governo russo, che ha già partecipato all’evento Cyber Polygon 2020 nel luglio dello scorso anno: «Il messaggio chiave espresso dagli esperti del World Economic Forum e di altre piattaforme internazionali è che la sicurezza della catena di approvvigionamento diventerà un importante problema di sicurezza informatica nel 2021».

Tutto marcia secondo i piani… i loro… e a voi non resta che prendere in seria considerazione la parte conclusiva dell’articolo che abbiamo pubblicato (guarda la combinazione!) proprio il 3 febbraio u.s.

14 febbraio 2021
Redazione di Extrapedia


db/la_prossima_pandemia_sara_informatica.txt · Ultima modifica: 03/03/2021 09:46 da @Staff R.