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Manipolazione e Controllo

Cat. “Autori
Roberto Morini (fisico nucleare e filosofo)
17 marzo 2016

Mantenere i nervi saldi in un quadro mondiale siffatto è sempre più difficile ma, ciò che appare scontato, nell’ormai ineludibilità di un conflitto armato in grande stile, è che, nei confronti della storia, nessuno vorrebbe assumersi la responsabilità di avere avviato per primo una distruttiva guerra planetaria, senza un più che plausibile motivo agli occhi del mondo.

Le provocazioni sono sempre più frequenti e, le prove di guerra, altrettanto in atto, per cui, all’umanità resta ben poco: prepararsi all’inevitabile, scegliendo da che parte inquadrarsi, tra i due evidenti schieramenti. La soluzione alternativa, la terza via, ci sarebbe, ma nessuno la prende in considerazione con la dovuta determinazione: stoppare i propri rispettivi governi dall’insensatezza con la quale si sono lasciati coinvolgere a più livelli, nel pretestuoso panorama siriano. Quello iracheno e libico, ormai sono storia passata, dove si cerca di rimediare, con mezzi inadeguati, all’irrimediabile: stabilizzare la pace e impostare la democrazia con le solite armi, in perfetto stile americano.

Anche rimanere obiettivi e imparziali diventa difficile, soprattutto laddove le notizie giungono preconfezionate, parziali, subdolamente manipolate, di fronte a reporter continuamente minacciati (si veda il report di Rsf appena riportato da “To Day.it” – link) e a un’ulteriore declassificazione, sulla libertà di stampa, che vede l’Italia scendere al 77° posto, nel 2015, dopo Nicaragua e Moldavia. Per cui, rastrellare informazioni obiettive diventa un lavoro certosino.

Guardando al panorama siriano, si pone alla ribalta la distinzione tra oppresso e oppressore e prendono corpo le avvertenze di Malcom X: «Se non state attenti, i media vi faranno odiare coloro che sono oppressi e vi faranno amare coloro che opprimono».

A completare il quadro, poi, c’è un sistema naturale e inconscio su cui occorrerebbe vigilare attentamente che, insinuandosi nel discernimento tra realtà e artefatto, torna a nostro danno e i manipolatori della realtà contano molto sui suoi effetti.

La nostra mente, infatti, si protegge di fronte a interpretazioni della realtà che essa non è pronta ad affrontare, giungendo così, a conclusioni di mera convenienza, ove si concreta anche l’assunto: “Più una bugia è grossa, più facilmente sarà creduta, se la possibilità di non crederci è sufficientemente dolorosa” (11/09 docet).

In gergo psicologico si chiama “bias di conferma” (tipo di bias cognitivo, altrettanto comune come l’hindsight bias che traduce il classico salto di paradigma, quando si ristrutturano i propri ricordi per adattarli alla nuova realtà) ed è un fenomeno intellettualmente forviante, al quale tutti noi siamo per natura soggetti, quando sopravvalutiamo le informazioni che confermano le nostre credenze e sottovalutiamo quelle che contraddicono le nostre convinzioni.

Come tutte le altre parti del corpo, anche la mente, una volta comprese e accettate le sue lacune, ha necessità d’allenamento per superare la limitazione immaginaria che si frappone tra verità e menzogna (o verità preconfezionata, come si è più propensi nominarla).

Non bisogna avere paura nello scoprire i sottili trucchi degli illusionisti! Anche se le informazioni che permeano la nostra quotidianità sono sempre invasive (il palinsesto dei programmi radiofonici e televisivi, per esempio, non è programmato dall’utente il quale, in prima battuta, si trova a essere l’elemento passivo della relazione. Ogni quotidiano riporta un’impaginazione ben organizzata sotto questo profilo: politica, cronaca, economia, sport, cultura, notizie e curiosità varie. I vari telegiornali, ulteriore esempio, che sono trasmessi nelle fasce orarie ove le persone solitamente siedono a tavola o, sono in relax, seguono le stesse priorità. Anche l’interazione che agisce sull’audience, non darebbe all’utente un’investitura diversa, se dietro a tutto questo non ci fossero gli sponsor). Le informazioni poi, possono giungerci in diversi modi: scevre da manipolazioni ma, condizionanti per la ripetitività ciclica di contenuti e immagini stimolanti oppure, manipolate allorché si porta a focalizzare l’attenzione su particolari collages o, addirittura, completamente false.

Ecco: “Manipolazione” e “Controllo” due inseparabili sinonimi in cui si completano i fenomeni di causa ed effetto che permeano, continuamente, la nostra vita quotidiana.

Extrapedia Autori
a cura della Redazione di Extrapedia


db/manipolazione_e_controllo.txt · Ultima modifica: 31/08/2021 11:31 da @Staff R.