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Avv. Marra: lotta a corruzione, signoraggio e anatocismo

Cat. “Autori
Roberto Morini (fisico nucleare e filosofo)
04 giugno 2016

L’avvocato Alfonso Luigi Marra, divenuto celebre in tutto il mondo per la sua lotta al signoraggio bancario e ai gruppi paramassonici come il “Gruppo Bilderberg”, annuncia che presenterà denuncia contro la Banca d’Italia e, tramite il suo profilo Facebook, ne divulga il testo. Il coraggioso avvocato (l’ultimo che ci ha provato si dice che sia stato assassinato) intende presentarla alla magistratura il 18 Giugno prossimo, in occasione di una manifestazione da lui stesso promossa.

La denuncia di Marra

Oggetto: «Denuncia dei reati di cui all’articolata fenomenologia criminale detta si­gnoraggio. Richiesta di sequestro, confisca, esproprio, delle quote illecitamente private della Banca d’Italia e della BCE, nonché dei proventi illeciti dell’iscriversi al passivo il denaro creato dal nulla a costo zero, e di punizione dei rei. Inapplicabilità dei privilegi e delle immunità previsti per la BCE dall’art. 40 del Protocollo, non rientrando gli atti e i fatti denunciati tra quelli “necessari per l’assolvimento dei propri compiti“».

Oltre la breve premessa (Cap. 1), nel 2° capitolo accusa apertamente la «pacifica e conclamata vastità della corruzione dei giudici», in linea con quanto ho scritto su giudici e magistratura in “Che la rivoluzione abbia inizio! (Prima parte – 16/05)”. In particolare sull’indisturbata continuità, dato che nessuno controlla “chi controlla”: «Una corruzione materiale della grande maggioranza dei giudici aggravata da una collusione culturale cate­goriale alla quale i pur numerosi magistrati che fanno eccezione non riescono a porre alcun rimedio, quan­tomeno in relazione ai grandi crimini dei poteri, la cui perpetrazione è inconfutabile continui ininterrotta e indisturbata da sempre».

Sempre nel capitolo 2, citando il primo articolo della Costituzione, risponde al mio articolo di cui sopra, laddove coinvolgevo la Magistratura come secondo organo preposto alla tutela della Costituzione e ne rilevavo l’inconcludenza: «Perché una magistratura scontatamente corrotta non difende la democrazia, il diritto al lavoro e la sovranità popo­lare, ma copre i poteri affinché non paghino le conse­guenze del violarli».

Commentando poi, l’art. 18 della Costituzione, va a bersaglio con le mie considerazioni su chi è effettivamente al servizio la Magistratura, cioè i “poteri forti” esercitati all’interno delle Logge massoniche: «Perché una magistratura scontatamente corrotta è parte integrante e garante della massoneria deviata in generale e pedo­filo-satanica in particolare, nonché dei “club”, a partire dalle organizzazioni criminali Bilderberg e Trilatere».

L’avvocato Marra non dice cose nuove ma, nella sua denuncia, espone fatti noti e prassi illegali consolidate e chiede al Pubblico Ministero (ahimè!) che si proceda per:

  • acquisire i bilanci della Banca d’Italia e della BCE;
  • ordinare ogni opportuna CTU circa gli stessi e a ogni altro fine accertativo che dovesse ritenere utile o necessario per verificarne la falsità e constatare la sus­sistenza della pratica assurda e illecita di iscriversi al passivo il denaro prodotto a costo tipografico;
  • dichiarare la falsità della qualificazione di «Istituto di diritto Pubblico» da parte della Banca d’Italia e della BCE;
  • sequestrare, anche al fine ostativo della continuazione dei reati, probatorio e della conservazione della solvi­bilità, per poi procedersi alla confisca ed espropriazio­ne, le quote di proprietà privata della Banca d’Italia, e della BCE, nonché i beni e le somme di denaro tutte frutto dei crimini descritti;
  • dichiarare la sussistenza dei reati addotti;
  • assumere ogni altro opportuno provvedimento;
  • individuare e punire esemplarmente i rei, da identifi­carsi tra le massime cariche della Banca d’Italia, della BCE, e dello Stato, con particolare riferimento alla pre­sidenza del Consiglio, al ministero delle Finanze e a quant’altri non potevano, stricto iure, in virtù dei ruoli, non essere al corrente dei crimini descritti.

Rammento con amarezza un’altra denuncia, presentata alla Procura della Repubblica di Cagliari dalla cagliaritana Avvocato Paola Musu, in data 02/04/2012, contro il governo in carica che non ebbe mai seguito. E, una lettera aperta, indirizzata all’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da me scritta e trasmessa ai quotidiani in data 06/04/2012, che non fu mai pubblicata e che riporto d’appresso (dai capi d’imputazione si trae che sono gli stessi riportati nella denuncia). Il tema purtroppo è ricorrente…

«In nome del Popolo Italiano chiedo pubblicamente le Sue immediate dimissioni dalla carica di presidente di Codesta Repubblica. Carica, che ancora solo formalmente ricopre, ma di cui ha perso ogni diritto e privilegio nel preciso momento in cui ha palesemente violato e oltraggiato la sua Costituzione.
La denuncia contro l’attuale governo, presentata alla Procura della Repubblica di Cagliari il 2 aprile u.s., coinvolge anche Lei nei tanti capi d’imputazione [Attentato contro l’integrità, l’indipendenza o l’unità dello Stato; Associazioni sovversive; Attentato contro la Costituzione dello Stato; Usurpazione di potere politico; Attentato contro gli organi costituzionali; Attentato contro i diritti politici del cittadino; Cospirazione politica mediante accordo; Cospirazione politica mediante associazione] e non c’è bisogno di attendere il giudizio della Magistratura né l’onere della prova, dato che decreti anticostituzionali portano la Sua firma, come per esempio, il DPR 12 dicembre del 2006 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 291 del 15 dicembre), che modificò l’art. 3 dello Statuto della Banca d’Italia, facendo perdere al Popolo Italiano la sua sovranità monetaria in favore di associazioni, bancarie e assicurative, private. Semmai, si dovrà attendere il giudizio sulla qualificazione e quantificazione della pena.
È pur vero, anche se inconcepibile per chi deve rappresentare lo Stato, che al fine di garantire la Sua autonomia e libertà, Le è riconosciuta la non-responsabilità per qualsiasi atto compiuto nell’esercizio delle Sue funzioni. Prerogative che, a suo tempo e luogo, dovranno essere ampiamente riviste! Ma, restano valide a tutti gli effetti due eccezioni a questo discutibilissimo principio, che si configurano nel caso in cui Lei abbia commesso due reati esplicitamente stabiliti dalla Costituzione: l’alto tradimento, e/o l’attentato alla Costituzione. E il secondo si configura!
Spero che senta anche, nella Sua coscienza, il peso e la responsabilità dei suicidi di tanti disperati, nonché la devastante situazione economica di milioni di famiglie e aziende al collasso ai quali si continua senza vergogna a chiedere incessanti e inutili sacrifici. Se così non fosse sarà la Storia, scritta dal Popolo Sovrano, a tenerle per sempre rinnovata la memoria».

Come si può notare, le problematiche sollevate dall’avvocato Marra non sono nuove, come non lo sono i continui “insabbiamenti”. Ora, l’ex Popolo Sovrano ha un’ulteriore possibilità di riprendersi tutto ciò che ha perduto. Quindi, affinché si arrivi a una soluzione giuridica imparziale e, l’avvocato Marra non sia lasciato solo a condurre questa coraggiosa battaglia per il bene di tutti, è necessario dargli manforte ed essere presenti alla manifestazione dallo stesso promossa.

Anche questa è… rivoluzione intelligente…

Per leggere, o scaricare, la denuncia (la pagina non esiste più - ndr) – per essere aggiornati sull’evento (link). Per visitare il suo Sito (link).

Extrapedia Autori
a cura della Redazione di Extrapedia


db/marra_lotta_alla_corruzione.txt · Ultima modifica: 20/08/2021 06:53 da @Staff R.