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Sistema solare - Matrix sta collassando

Cat. “Autori
Roberto Morini (fisico nucleare e filosofo)
09 maggio 2017

C’è una coincidenza singolare tra il cervello umano (DNA compreso) e ciò che l’Astronomia ammette: l’Universo osservato è appena il 4% della massa oggi calcolata dagli astrofisici e, di questa, è “conosciuto” (andrebbe tra tante virgolette, poi, si capirà il perché) solo un 1-2%. Allo stesso modo, noi utilizziamo potenzialmente solo il 4-5% del nostro cervello (la parte conscia, per intenderci), ma, di fatto, solo un 1-2%.

Quasi a significare che, se si volesse vedere e/o comprendere tutto l’Universo nella Sua Realtà, dovremmo mettere in moto almeno l’altro 95-96% del nostro cervello.

Una particolarità su quell’Universo, per come vorrebbero farcelo intendere, tuttavia, la conosciamo, anche se la scienza ufficiale cerca di non ammetterla, per non interrompere l’immensa catena di falsità che la mantiene in vita: siamo immersi in un’illusione! Che non è psicologica ma ottica e, per assurdo, ampiamente dimostrata dalla stessa scienza che vorrebbe negarla.

Molte scoperte, infatti, mostrano oggi l’illusione delle osservazioni celesti, che dipendono dalle frequenze prescelte dagli osservatori. Le distanze calcolate in microonde sono diverse da quelle calcolate in ottico. Le dimensioni e le forme dei corpi celesti non sono perciò oggettive ma dipendenti dai nostri modi di osservarle, dalle nostre attenzioni e interpretazioni.

Oggi diciamo che siamo immersi in una Matrix (la cosiddetta Eliosfera), un tempo era descritta come la “Caverna Platonica”, ma la sostanza non cambia. Stelle, pianeti e satelliti forse riflettono qualche corpo reale, ma con dimensioni, posizioni e tempi molto diversi da come potrebbero essere nella realtà.

Lo spazio vicino è saturo di plasma, non osservabile dal suolo ma, ci dicono, osservato dalle sonde spaziali. Il plasma è come un cristallo liquido, può riflettere, rifrangere e diffrangere le immagini dei corpi, moltiplicarle all’infinito e/o mostrarle in posti diversi. In peculiari frequenze lo spazio si mostra per ciò che è: un’immensa “sala specchi”. Una gigantesca illusione racchiusa in quella “caverna” che è chiamata “Eliosfera” e, come “seconda membrana” la cosiddetta “Magnetosfera”.

Un’illusione riflessa, più da vicino, dai giganteschi schermi al plasma che sono identificati come le “Fasce di Van Allen” la cui forma: «è in effetti piuttosto differente in base a quale tipo di elettroni si sta guardando (Geoff Reeves del Los Alamos National Laboratory)», per cui, a meno ché anche le varie sonde (Explorer, Pioneer, RBPS) non vadano anch’esse in confusione (tenendo ben presente, per esempio, che i sensori del telescopio spaziale Hubble sono spenti quando l’apparecchio attraversa regioni di radiazione intensa come l’Anomalia del Sud Atlantico, a soli 200 km circa dalla superficie terrestre), a volte si presenterebbero come due fasce, oppure un’unica fascia compatta, oppure ancora ne mostrerebbero una terza transitoria esterna. In ogni caso, il dato che sembrerebbe certo è l’energia sviluppata, che può arrivare fino ai 400 milioni di volt (per avere un termine di paragone, l’energia sviluppata dall’uranio 235 all’interno di una centrale nucleare arriva a 211 milioni di volt), cosicché, attraversarle, per ora e qualora fosse possibile, significherebbe essere “fritti”…

Ed è da qui, dalle Fasce di Van Allen, che comincia il collasso: secondo i dati ufficiali starebbero svanendo e lo dimostrerebbero chiaramente le ricerche spaziali!

È stato riferito ufficialmente che La Magnetosfera, recentemente (23 Aprile 2016), è anch’essa collassata. Solo per due ore, ma quanto basta per farci capire che, contrariamente a quanto si è sempre temuto, non c’è alcun pericolo per l’umanità. O meglio, un pericolo c’è: quello che scopriamo la Verità! In entrambi i casi abbiamo la necessità che, qualora esistenti, collassino, per vedere finalmente cosa c’è là fuori! E, forse, per guardare direttamente in faccia a chi si “diverte a giocare a fare il dio” con l’umanità: il nostro “Truman Show“!

[Attenzione: nell’immagine sono indicati “Raggi cosmici galattici” che non sono mai stati rilevati]

«Confine raggiunto. E Voyager oltrepassa il Sistema solare», riportavano i titoli dei quotidiani italiani, i primi di Luglio del 2013, parlando della sonda Voyager 1, l’oggetto artificiale ritenuto il più lontano dalla Terra. Leggendo poi l’articolo si scoprì che, invece, non era così. E.G. Stone, professore di fisica al “California Institute” di Pasadena e, direttore del progetto, dichiarò nell’occasione: «Potrebbe accadere da un momento all’altro, ma potrebbero volerci anche molti anni».

Quante volte la NASA ha annunciato di aver superato il “confine” del Sistema Solare?

Nel 2003 la sonda raggiunse ufficialmente l’Elioguaina (heliosheat), una regione nella quale il vento solare, ci dicono, debba essere particolarmente intenso e si pensava che questo fosse il confine, ma non era così. Nell’Agosto 2012, Voyager 1 aveva raggiunto, sempre secondo le dichiarazioni ufficiali, una zona chiamata “regione a esaurimento”, una sorta di strato magnetico che avrebbe dovuto essere il nuovo confine. Ancora no, non lo era. L’ultimo annuncio del 27 Giugno 2013 dimostrò che i modelli teorici non quadravano con i dati sperimentali…

In 35 anni di attività la Voyager 1 dovrebbe avere percorso una distanza pari a 125 volte quella presunta tra la Terra e il Sole, mentre la sonda gemella, la Voyager 2, dovrebbe essere di poco più indietro. Nel mese di Giugno 2013, la quantità di raggi cosmici segnalata da entrambe era diminuita progressivamente, secondo le dichiarazioni dell’Ente spaziale e, negli ultimi mesi dello stesso anno, si era ridotta in modo così drastico, da indurre a credere che questa fosse la volta buona. Tuttavia, l’indicatore principale – un cambiamento rilevante del campo magnetico solare – non fu registrato e, quindi, la sonda non era per nulla uscita dall’influenza solare.

I commentatori e divulgatori italiani sembravano certi che, prima o poi, le sonde Voyager avrebbero raggiunto il “confine” e non hanno mai riportano i risultati della sonda IBEX (Interstellary Boundary Explorer – link) che, per la stessa NASA, lo avrebbe già esplorato, in altri modi, scoprendo uno strano nastro brillante (Ribbon), che è riflesso dal “confine”, il quale si comporta come uno specchio magnetico (e qui pare che la NASA lavori a compartimenti stagni a danno dei contribuenti, perché la “mano destra non sa quello che fa la sinistra e viceversa”).

«Ci sembra di esplorare una caverna misteriosa» affermò Arik Posner, direttore del programma IBEX della NASA. «Osservando IBEX, ci accorgiamo che il sistema solare è come una candela, le cui luci sono riflesse sulle pareti della caverna e riflesse verso di noi». Posner confermò così la corretta definizione di: “sala specchi”.

«I modelli che abbiamo immaginato finora sono tutti sbagliati» dichiarò nel 1991 Stomatios Krimigis ( link1) ) direttore del Dipartimento spaziale (Laboratorio di Fisica Applicata della Johns Hopkins University)

Il 2013 segnò altri tre eventi rilevanti. La nutazione periodica con ciclo di 435 giorni (scoperta dall’astronomo Chandler nel 1891) pare si sia fermata e la Luna (Super Moon) si sarebbe letteralmente capovolta il 25 Giugno (si veda il confronto nel video amatoriale, uno dei tanti – link).

La luna che vediamo in cielo, allora, non è ciò che pensiamo essa sia, o che si ostinano a insegnaci. Non è un corpo reale: potrebbe essere una sorta di ologramma e, per il possibile tipo d’ologramma, si rimanda l’attenzione agli ologrammi in 7D presentati a Dubai nell’ottobre 2015 (link).

«La Luna ci mostra sempre la stessa faccia – insegnano a scuola – perché la sua rotazione intorno a se stessa dura tanto quanto la sua rotazione intorno alla Terra, circa 28 giorni».

Nessun astronomo ha mai detto che, in un attimo, si può rovesciare sotto sopra (qualcuno potrebbe obiettare sull’autenticità del video suddetto. In questo caso, dovrebbe trattarsi di una colossale “congiura”, perché molte persone, sparse in tutto il mondo, hanno registrato lo stesso evento durante la “Super Moon” del 25 giugno 2013).

La novità oggi è che “l’ologramma” Luna sta cambiando, perché la ”caverna” – la potente cosiddetta Eliosfera – avrebbe invertito (Dicembre 2013) la sua polarità con conseguenze inevitabili su tutte le altre “caverne” interne (che sono altrettanto reali e non platoniche nel senso usuale del termine).

Tra queste, la tenue Magnetosfera terrestre, a sua volta composta di schermi al plasma (Fasce di Van Allen), “pareti” che stanno cambiando e su cui si proiettano le immagini… le “ombre bruniane”. Questo perché, secondo la scienza ufficiale, la Magnetosfera terrestre in questi ultimi anni sarebbe tutta “bucata”, squarciata da ampie zone senza campo elettromagnetico.

Il cielo che osserviamo, allora non è realtà: è un Film almeno in 4D, tre dimensioni di spazio più una di tempo. Anche la “Spirale di Parker” (che descriverebbe i moti dell’IMF – Interplenatry Magnetic Field – che “spazza” l’intero Sistema solare) potrebbe confermarlo.

Allo stesso modo, il Sole “giallo” che vediamo in cielo, potrebbe essere un riflesso (proiettato sul gigantesco schermo al plasma che circonda la Terra) del Core Cristallino (Inner Core scoperto nel 1906 e qualificato nel 1936) presente al centro della Terra. Da questo, tutta la Vita si espanderebbe in perfetta sincronia con le sue pulsazioni, validando le asserzioni, fatte a suo tempo, da Giordano Bruno: «Un unico Sole anima i mondi e un’unica Luce li illumina tutti».

Chi si chiedesse come mai le influenze non cambino se sono dei riflessi, o ologrammi, è bene che sappia che le caratteristiche restano inalterate e, anch’esse riflesse.

Osservando, poi, le orbite delle “migliaia” di satelliti artificiali che, attraverso animazioni computerizzate (il Goddard è maestro in questo) ruoterebbero attorno alla Terra, si potrebbe chiaramente dedurre che le vere caratteristiche e le altrettanto vere funzioni del Core Cristallino siano perfettamente conosciute (ma da pochi). Una vasta area del polo (mostrato solo quello Nord), infatti, sarebbe interdetta al loro passaggio e ai rilevamenti! Come mai?

Quali giustificazioni veramente scientifiche possono supportare tale interdizione?

Non sarà come l’imposta evacuazione di massa dall’Antartide, per le nuove scoperte fatte sotto la coltre di ghiaccio (link), che in seguito hanno fatto accorrere sul posto diversi leader del mondo politico e religioso?

La teoria eliocentrica, in ogni caso, andrebbe, così, a farsi friggere. Potrà mai la Terra ruotare (moto di rivoluzione) attorno a un’immagine qualora riflessa?

Per comprendere la funzione di MOTORE PRIMO del Core Cristallino, bisogna riconoscere l’esistenza dell’Etere Ruotante, che non è mai stato smentito e, oggi, è ritornato per spiegare fenomeni altrimenti inspiegabili (come per esempio, la fusione calda nel cuore del Sole che dovrebbe produrre neutrini che, invece, non sono rilevati).

Così, la “Madre Terra” (una potentissima sorgente di flash gamma che non “ammazzano” nessuno al pari dei raggi cosmici) che custodisce nel suo “ventre” il seme della Vita, diventerebbe il centro del nostro Universo e… le sue principali caratteristiche dinamiche scomparirebbero, compresa quella della sua crosta che non ruota per niente attorno al suo asse (moto di rotazione)!

Il pendolo di Foucault non fu concepito (1851) per dimostrare indiscutibilmente la rotazione della Terra? Orbene, esattamente cent’anni dopo e, sempre a Parigi, il pendolo di Maurice Allias dimostrò chiaramente che non poteva rappresentare la presunta rotazione terrestre, bensì quella dell’Etere che la avvolge tutta.

Durante le (apparenti) eclissi solari, infatti, dove c’è l’allineamento tra Sole, Luna e Terra, la rotazione del piano di oscillazione di entrambi i pendoli cambia (anche quello di Foucault si inverte ma nessuno lo pone in evidenza). Da oraria, diventa antioraria per tutta la durata dell’eclisse. Una volta finito l’allineamento, ritorna oraria. La Terra cosa fa durante questi allineamenti? Si ferma e ruota dall’altra parte? Il Sole ripercorre il suo immaginario tragitto a ritroso e da Ovest tramonta a Est?

«L’etere riporterà l’armonia nel mondo» scriveva Aristotele.

Platone parlava di cinque elementi – fuoco, aria, acqua, terra, etere – e li collegava ai cinque solidi geometrici che, in seguito, Eulero avrebbe riconosciuto come gli unici poliedri regolari convessi. Gli antichi filosofi posero così le basi della scienza delle forme, la geometria, legata alla musica. «Il linguaggio della natura è musica e canto (Giordano Bruno)» il linguaggio universale non è la matematica. È la MUSICA!

Le scienze erigono teorie, le religioni teologie, le matematiche teoremi e… gli uomini non sanno cosa sia la realtà! Ma ben presto la vedranno, nuda e cruda qual è, perché tutto questo inganno comincia a sfaldarsi.

Distruzione” temporanea nell’anello F di Saturno – sonda Cassini 8 Aprile 2016

L’ultimo esempio (almeno tra quelli che ci propinano di tanto in tanto) sarebbe stata una “distruzione” temporanea nell’anello F di Saturno immortalata dalla sonda Cassini l’8 Aprile 2016 (L’immagine, come segnala la NASA, è ottenuta con un’angolazione di 15° sopra il piano degli anelli, in luce visibile. Risoluzione 13 chilometri per pixel, distanza di 2,2 milioni di chilometri). Questa la versione degli astronomi: «Causa del tutto non è, come potrebbe sembrare, il satellite Pandora (81 chilometri di diametro), posto in basso a destra. Più probabilmente la causa è da rintracciare in un corpo celeste più vicino, piccolo, incastonato nell’anello stesso». «Questi corpi sono in genere piccoli e fanno parte dell’anello stesso, quindi è difficile scorgerli alle risoluzioni della sonda. Il loro “lavoro”, però, ne rivela la presenza e Cassini è lì a studiare, tra le altre cose, anche il loro comportamento».

Ora, immaginando che sia vero quanto riportato su Saturno, gli anelli sarebbero «composti da milioni di piccoli oggetti ghiacciati, della grandezza che varia dal micrometro al metro… Il loro spessore [riferito agli anelli] è mediamente pari ad appena 10 metri» e nessuno di questi, continuando a prestarci all'immaginazione, potrebbe avere originato le rotture. Tra l’altro, per originare una rottura in un corpo in movimento, il corpo causale deve essere statico, come un sasso immerso nella corrente di un torrente. Se poi si considera che il Saturno osservato potrebbe essere anch’esso un semplice riflesso, la cosa si complica ulteriormente e darà non pochi grattacapi a chi vorrebbe che la Conoscenza fosse unicamente: la logica del potere.

Come afferma l’astrofisica Giuliana Conforto, che alla luce di quanto rilevato, assume un posto di rilievo nello svelamento di quest’illusione: «La vera crisi è culturale, riguarda le idee che scambiamo per “realtà”: tempo unico lineare, denaro virtuale “garantito” dall’FMI, debito pubblico, limitazione delle risorse, rivolte, guerre, ecc… ecc… e poteri che sbandierano valori irreali: spread, PIL, rating, bond, QE…»

Nulla di tutto questo ha più senso! Nulla di ciò che ci hanno inculcato per millenni ha mai avuto un senso!

E le “Balle“, purtroppo, non sono solo “Spaziali“…

Extrapedia Autori


1)
Da una verifica successiva la pagina “cassini-mimi.jhuapl.edu” non esiste più. Reperita la dichiarazione sul sito Web di Giuliana Conforto
db/matrix_sta_collassando.txt · Ultima modifica: 16/04/2023 16:47 da @Staff R.