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Nuove forniture militari ai terroristi

Cat. “Autori
Roberto Morini (fisico nucleare e filosofo)
11 aprile 2016

Aumentato flusso di armi in Siria, ma non sono destinate contro l’ISIS

«Le commesse di armi ai ribelli stanno aumentano vertiginosamente. I ribelli moderati alleati ad “Al-Nusra” (“Al-Qaeda”) ne traggono beneficio e attaccano tutti assieme, ad Aleppo, le unità dell’esercito siriano impegnate contro l’ISIS (che nei giorni hanno riconquistato Palmyra e Qaryatan). Intanto, pronti i nuovi carichi di armi della CIA in partenza per la Siria: le prove del “British Institute of Defense” IHS Jane».

C’è in campo la CIA e il Pentagono, ci sono le fazioni che rispondono all’Arabia Saudita, c’è il Qatar e c’è la Turchia, ci sono i militanti stranieri (quelli che vogliono portare la jihad), ci sono servizi di spionaggio, le forze speciali occidentali, le unità dell’esercito turco. E, infine, non mancano i nemici della Russia e quelli dell’Iran: sono tutti questi gli attori che stanno letteralmente mettendo a ferro e fuoco la Siria. Evidente che non si tratta più di un problema interno ma di una guerra contro uno stato sovrano.

Basta guardare la delegazione dei ribelli ai negoziati di Ginevra, o la composizione delle forze in campo, per rendersene conto. Sono presenti le più agguerrite. Le opposizioni tanto più sono armate, tanto più sono rappresentative. Contano soprattutto sulle armi (come riportato dal “NY Times” 23/01/16 link) per “domare” Assad. Hanno ribattezzato ”Assad Tammer” letteralmente “domatore di Assad” (Assad in arabo significa “leone”) il missile anticarro TOW BGM71 fornito dagli USA. Ne hanno ricevuti, solo nel primo lotto tra il 2013 e l’inizio 2014, ben 13.795 unità (per contratto, il governo saudita deve informare gli Stati Uniti della destinazione finale dei missili. L’approvazione degli Stati Uniti è implicita sull’uso che ne deve essere fatto – Link a “Difesa Online” che riporta il dato).

Le nuove commesse in arrivo saranno ancora più numerose, lo ha promesso Obama in ottobre. Il Sito “IHS Jane’s 360” (attualmente una delle più autorevoli e ascoltate fonti pubbliche d’informazioni su argomenti militari a livello mondiale) riporta due richieste per cercare aziende che si occupino del trasporto di armi (“Federal Business Opportunities” – Governo USA – Aprile 2016 – link) da Constanta (Romania) al porto giordano di Aqaba. Jane’s riporta un dettagliato elenco (“IHS Jane’s 360” link all’articolo comprendente l’elenco qui a fianco) della fornitura di armi da spedire da parte degli Stati Uniti ai ribelli siriani.

L’Istituto riferisce che «Una nave con circa un migliaio di tonnellate di armi e munizioni ha lasciato Constanza a dicembre 2015 verso Agalar (Turchia) e poi ad Aqaba. Un’altra nave con più di duemila tonnellate di armi è partita alla fine dello scorso marzo e ha fatto lo stesso percorso per Aqaba». Il redattore di “IHS Jane’s 360” spiega inoltre: «Sappiamo che i “ribelli” in Siria hanno ricevuto un sacco di armi durante il cessate il fuoco ufficiale. Sappiamo anche che questi “ribelli” passano periodicamente la metà delle loro armi provenienti dalla Turchia e dalla Giordania ad “Al-Qaeda” in Siria, noto anche come “Al-Nusra” (Riportato anche da “Difesa Online” il 23/11/2015 link)». Questi dati sembrano assai più gravi di quelli dei “Panama Papers” perché sono dati macchiati del sangue di migliaia di uomini, donne e bambini.

Queste forniture sono ulteriormente aumentate dopo l’intervento russo. A sentire le insensate assurdità del governo americano, che vogliono farci dimenticare che si tratta di ribelli, terroristi e tagliagole, aizzati contro un governo legittimamente eletto dal suo popolo, avrebbero dovuto «riequilibrare le forze» e fungere come «strumento di pressione per il negoziato». Mentre il governo siriano si è dimostrato subito pronto a una tregua, l’arrivo di ogni nuovo stock di armi ha reso i ribelli sempre meno inclini a negoziare.

Ora sembra che anche la fornitura russa dei nuovi carri armati T-90, con corazzatura reattiva, sia minacciata dall’aggiornamento del munizionamento (9K111 Fagot ATGW) che i ribelli stanno prontamente ricevendo. “Christian To Day” in un articolo del 07/10/2015 (link) anticipava già quanto sta accadendo: «è un dato di fatto che gli USA stanno sconfessando ampiamente l’intenzione di non lanciarsi in un confronto diretto con la Russia su terra siriana». Lo dimostrerebbero le attuali rinnovate difficoltà dell’esercito siriano a Damasco e ad Aleppo; lo dimostrerebbe l’abbattimento di due aerei militari siriani in un solo mese; lo dimostrerebbe la lenta ma costante opera di erosione, in termini di vite umane, delle forze che stanno difendendo il suolo siriano; lo dimostrerebbero le forze armate russe, costrette sempre più a un maggiore e più diretto impegno sul campo.

Ragionevolmente, tra le tante possibili supposizioni e le altrettante certezze sull’ambigua strategia del governo americano, rivelatasi sempre fallimentare sul piano umanitario, ma enormemente proficua per la sua industria bellica, campeggia la volontà di confondere l’opinione pubblica su chi, in Siria, sia l’aggredito e chi sia l’aggressore.

Extrapedia Autori
a cura della Redazione di Extrapedia


db/nuove_forniture_militari_ai_terroristi.txt · Ultima modifica: 27/08/2021 13:35 da @Staff R.