Strumenti Utente

Strumenti Sito


db:raid_usa

Raid USA: «1500 danni collaterali»

Cat. “Autori
Roberto Morini (fisico nucleare e filosofo)
08 agosto 2016

So che mi sono riproposto di pubblicare, principalmente, quello che i media tentano d’oscurare (in fondo riprendere ciò che sciorinano, tanto per fare notizia, sarebbe inopportuno e una presa in giro per i lettori), ma certe notizie, vorrei non doverle mai riportare.

È vero che, ogni tre secondi, un bimbo muore di fame o di sete. È vero che, le principali nazioni “democratiche” sono solite, indiscriminatamente, fare esperimenti d’ogni sorta, sulle popolazioni ignare, compresi i loro stessi cittadini. È vero che, per chi governa siamo carne da macello, da sacrificare in auto-attentati, per imporre regole volute dall’alto che, in altro modo, non potrebbero mai attecchire. È vero che, in via generale, la malvagità umana pare non avere limiti. È vero che, cerchiamo sempre di buttarci tutto alle spalle, finché certi eventi angoscianti non ci toccano da vicino, ma… prima o poi, un limite a tutto questo bisognerebbe pur porlo, altrimenti si rischia davvero di diventare coscientemente dei complici.

Da qualche parte ho scritto che i giornalisti sono i primi, veri, terroristi e lo riconfermo, perché tacciono, occultano, minimizzano, frodano e depistano l’opinione pubblica e, quello che segue è un’ulteriore conferma.

Il governo americano afferma che, dal 2015 a tutt’oggi, in Siria i cosiddetti “danni collaterali” hanno fatto 55 vittime. Numeri ridicolmente inattendibili, non solo per le autorità di Damasco (che si potrebbero pensare di parte), ma per osservatori come: “Amnesty International” (una delle Organizzazioni più filo-americane) e “Air Wars”, che parlano di numeri decisamente superiori.

Da quando, nel 2014, gli americani hanno deciso di “fingere” di combattere l’ISIS (che d’ora in poi chiamerò “Daesh”, perché non si può continuare a definire “Stato” un gruppo terroristico), prendendo la guida di una sedicente coalizione per una campagna d’attacchi aerei, le vittime civili sono state una costante. Ora e, soprattutto in Siria, secondo le ONG presenti sul territorio, saremmo in presenza di una vera e propria strage.

Chris Woods, di “Amnesty International”, afferma che, solo negli ultimi tre mesi i morti civili in Siria sono aumentati del 72%. Il massacro più efferato si è compiuto a Ghandur, nei pressi di Manbij, dove aerei americani hanno ucciso più di cento persone tra donne, vecchi e bambini.

Per giustificare i ridicoli risultati dei raid contro “Daesh”, questa coalizione di assassini, adduce che l’inefficacia degli strike è da imputare alle stringenti regole d’ingaggio che, Mosca e Damasco, impongono laddove ci sia il benché minimo pericolo per i civili. E, attraverso i media, rivoltano la “frittata” accusando dei massacri l’aviazione siriana e/o russa.

In realtà, si ripete l’ennesima farsa, come quella afgana, condotta con cinismo e approssimazione. In fondo, quello che interessa principalmente non è “disturbare” troppo i terroristi che hanno creato e foraggiato, ma essere presenti al banchetto finale, per la spartizione dell’area e delle risorse.

Tradotto in numeri, dalle stesse ONG di cui sopra, quel 72% porta le uccisioni dei civili ad almeno 1.500. Numeri che, negli ultimi mesi, stanno salendo vertiginosamente anche se, la situazione sul campo, si spera sia a una svolta cruciale e, non certamente per merito di questa coalizione di banditi (e, tra questi, ci siamo anche noi!), alla quale interessa solo “il dopo”.

Così hanno sempre fatto e, così, continuano a fare, con la spudorata copertura dei media e… anche con la nostra tacita approvazione… In fondo, dopo avere digerito la mega bufala delle risorse finite, non vorremo mica rinunciare all’illusione che c’infonde il nostro finto benessere?

Extrapedia Autori
a cura della Redazione di Extrapedia


db/raid_usa.txt · Ultima modifica: 24/08/2021 16:50 da @Staff R.