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Il termine “America Latina” si riferisce principalmente ai paesi di lingua spagnola e portoghese nel Nuovo Mondo. Prima dell'arrivo degli europei tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, la regione ospitava diversi popoli indigeni, molti dei quali avevano civiltà giunte, in particolare, dal Sud Olmechi, Maya, Muisca e Inca.

La regione passò sotto il controllo delle corone di Spagna e Portogallo, che imposero sia il cattolicesimo romano sia le rispettive lingue. Gli spagnoli e i portoghesi portarono schiavi africani nelle loro colonie, come lavoratori, in particolare nelle regioni in cui le popolazioni indigene erano assenti.

All'inizio del diciannovesimo secolo quasi tutte le aree dell'America spagnola raggiunsero l'indipendenza con la lotta armata, eccezion fatta per Cuba e Porto Rico. Il Brasile, che era diventato una monarchia separata dal Portogallo, divenne una repubblica alla fine del diciannovesimo secolo. L'indipendenza politica dalle monarchie europee non ha portato all'abolizione della schiavitù nera nelle nuove nazioni sovrane. Si verificò instabilità politica ed economica nell'America spagnola immediatamente dopo l'indipendenza. La Gran Bretagna e gli Stati Uniti esercitarono un'influenza significativa nell'era post-indipendenza, dando vita a una forma di neo-colonialismo, in cui la sovranità politica di un paese rimase al suo posto, ma le potenze straniere esercitavano un considerevole potere nella sfera economica.