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Tamponatevi il culo!

Era uno dei cartelli che hanno accompagnato la manifestazione, in piazza Bocca della Verità a Roma, i primi di settembre, dove circa 1500 manifestanti protestavano contro le restrizioni e imposizioni effettuate irresponsabilmente e illegalmente dal governo.

Mamme e bambini di ogni ceto sociale etichettati, da quotidiani come “La Repubblica” (servizio di Camilla Romano Bruno in video), d’essere di “ultradestra”, per il solo fatto che contestavano ad alta voce al segretario del PD Zingaretti (che a poche ore dall’inizio aveva anche chiesto di annullare la manifestazione) le sue irresponsabilità, dato che, per la famigerata legge Renzi-Boschi che ha stravolto, ancora una volta illegalmente, la Costituzione, è lui che da dietro le quinte “tira i fili” (eseguendo a sua volta gli ordini, ovviamente) delle marionette che a tutti i livelli (presidenza, ministeri, magistratura, comitati tecnico-scientifici, ecc…) governano autocraticamente questo Paese, nonostante siano delegittimati dalla volontà popolare.

Quello dei tamponi è un’odissea infinita. Riconosciuta la loro inutilità fin dall’inizio (05 marzo 2020 PubMed.gov) che dava risultati di “falsi positivi” all’80.33%, fino ad arrivare al 93% secondo le dichiarazioni di Dominic Raab, primo Segretario di Stato e Segretario di Stato per gli affari esteri e del Commonwealth inglese (intervistato da Sky News il 24 settembre 2020 – video), in Italia, all’inizio della cosiddetta pandemia, sono stati forniti in kit già “infetti” (Stefano Montanari nel video soppresso e salvato in archivio da Extrapedia Channel), ma non solo.

In Inghilterra è accaduta la stessa cosa. In questo caso, la società responsabile dei kit trovati contaminati da tracce di virus è stata “Eurofins”, con sede in Lussemburgo e un suo portavoce ha contribuito a evidenziare le vere dimensioni del problema: «Siamo consapevoli che contaminazioni della natura da voi citata sono state osservate da numerosi produttori di primer e sonde in tutto il mondo dopo aver prodotto test per la positività al virus SARS-COV2 (su Money del 3 aprile 2020)».

I tamponi contaminati sono stati continuamente distribuiti e utilizzati, contagiati guarda caso non da agenti legati all’incauta produzione (come di solito accade per i vaccini e di cui si continua a trovare tracce dei più svariati elementi), ma dallo specifico virus Sars-Cov2 che indicano la diretta, dolosa, determinazione di renderli appositamente infetti per diffondere l’epidemia.

Il pernicioso progetto, sebbene condotto a livello mondiale in base alle dichiarazioni di cui sopra, non ha avuto risvolti mediatici se non in sporadici casi. Uno dei pochi è quello della Readazione di Stoccolma di Reuters del 25 agosto 2020, che denunciava 3.700 casi d'individui positivi al test per tamponi contaminati, forniti dalla cinese “BGI Genomics” (con tanto di autorizzazione statunitense ottenuta a marzo e dell’OMS a maggio, nonostante due filiali siano su una lista nera statunitense di società implicate in violazioni dei diritti umani).

Inutile porre in evidenza, anche se i pochi media che ne parlano si guardano bene dal farlo, che se t’infilano in bocca e nelle narici un tampone infetto, automaticamente sei contagiato anche se prima eri sano.

Questo è il sistema che ha permesso a un virus influenzale di sopravvivere anche durante i mesi estivi, quando di solito e, per affermazione di molti esperti, doveva scomparire. L’unica conclusione ovvia è che hanno continuato a disseminarlo tra le popolazioni attraverso i tamponi infetti, con l’isteria dei rappresentanti dell’élite che vorrebbero una copertura a tappeto anche quando la curva stava tendendo ad azzerarsi naturalmente.

Così Mario Draghi, sul “Messaggero” del 1° settembre 2020, divenuto improvvisamente anche lui un esperto “virologo” che è molto esplicito al riguardo: «Per rilanciare l’economia finché non sarà trovato un vaccino, servono test di massa… queste procedure devono diventare normali ed essere attuate tutti i giorni in tutto il mondo».

Se questo non fosse abbastanza chiaro, vediamo cosa ha riferito all'Huffington Post a proposito dei tamponi Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all’Università di Padova e a libro paga della Bill & Melinda Gates Foundation, (che ha appena spiegato ad Agorà, su Rai 3, sull’uso delle mascherine all’aperto che: «le approvo dal punto di vista simbolico»… chiaro il concetto? Arrivato il messaggio?): «La base è passare dai 70-75 mila tamponi al giorno in Italia a punte sporadiche di 300 mila (“Dentro la Notizia” del 2 settembre 2020)».

«C’è una dinamica dei casi in aumento» - continua Crisanti sull’Huffington Post - «non si possono comparare i dati di oggi con quelli di marzo, perché allora “gli asintomatici non esistevano»… e già, gli asintomatici (Treccani: “In medicina, che non presenta sintomi”), ma che risultano positivi al tampone (Prof. Fabrizio Pregliasco, virologo presso l’Università degli Studi di Milano: «essere positivi al tampone non vuol dire essere malati») soprattutto se il tampone sbaglia diagnosi nel 93% dei casi e ancor più se è già infetto.

Ma, l’odissea non finisce qui, ci sono stati anche gravissimi risvolti che hanno coinvolto le prescrizioni sul “corretto uso dei tamponi” da parte dell’ISS. Ne abbiamo parlato a proposito delle segnalazioni alla nostra Redazione del Prof. Gaetano Libra, tradotte nell’articolo pubblicato il 7 settembre 2020, laddove ponevamo in evidenza il modo ambiguo con cui l’Istituto Superiore di Sanità ha cercato goffamente di camuffare i gravi errori prescrizionali relativi all’uso dei tamponi. Facciamo riferimento al Rapporto ISS COVID-19 n. 11/2020 pubblicato il 7 aprile, 1) relativo alle “Raccomandazioni per il corretto prelievo, conservazione e analisi sul tampone oro/nasofaringeo per la diagnosi di COVID-19“. Raccomandazioni che potevano causare “lesioni al cervello e al bulbo olfattivo” e che, in seguito, sono state corrette, ma pubblicate con reiterata malafede con lo stesso link e sulla stessa pagina che mantiene tuttora la scritta: “Pubblicato il 09/04/2020”, per non ammettere gli errori.

I motori di ricerca, giocoforza, non modificando/aggiornando il link, hanno indicizzato il rapporto sbagliato che per mesi è rimbalzato online (e forse c’è tuttora) riportato su diversi siti che trattavano l’argomento e dettavano linee guida.

Sebbene tutte le evidenze sopra riportate siano accessibili a chiunque volesse informarsi anche solo minimamente, continuano a verificarsi code chilometriche, con attese anche di dodici ore, d’individui che vogliono farsi il tampone. Emblematico il “Drive Test” a Roma. Con tutti i luoghi dove era possibile effettuarlo dove è stato simbolicamente (per dirlo alla Crisanti) allestito? Al… “Mattatoio di via Togliatti”… per le future “bestie da macello”…

A costoro è dedicato il titolo di questo post, come invito a seguirne le indicazioni, giacché moriranno per la paura di morire. Agli altri, che nonostante tutto riescono ancora a mantenere una certa lucidità mentale, restano le poche chances suggerite, dal caro Avvocato Marco Della Luna, a conclusione di uno dei suoi interventi a proposito dello stravolgimento irreversibile della Costituzione e dei diritti dei cittadini, quando il coronavirus non era ancora d’attualità: “rivoltarsi, soccombere, o emigrare”.

12 ottobre 2020
Redazione di Extrapedia


1)
Rapporto ISS archiviato su Extrapedia
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