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Contro gli USA è rivolta. Allora chi comanda?

Cat. “Autori
Roberto Morini (fisico nucleare e filosofo)
07 maggio 2016

Un bel caos per chi, ostinatamente tuttora, continua a giocare a “Illuminati Card Games” col resto del mondo, pensando che sia così facile sottometterlo. È vero che è sempre in auge il celebre detto del banchiere James Warburg (1896-1969), membro del “Council on Foreign Relations” (il paramassonico CFR) al Senato americano che sentenziò: «Avremo un governo mondiale, che vi piaccia o no. La sola questione che si pone è di sapere se questo governo mondiale sarà stabilito col consenso o con la forza». Ma, è altrettanto vero che è in atto una bagarre apocalittica, ai vertici del potere, che molto abilmente, è fatta passare inosservata agli occhi del popolo.

In questo, il popolo ne beneficerebbe, perché i programmi (che tuttavia non sono mai accantonati) rallenterebbero quella pianificazione che non è più così tanto pianificata come all’inizio ma, il timore è che, qualche “testa calda”, perda completamente il controllo e decida d’intraprendere passi estremi. Qualche avvisaglia c’è già…

Obama, impiega i suoi ultimi mesi a roteare inutilmente, il bastone dello sbandierato comando, sulle teste dei suoi asserviti europei, ma questi, forse stanno già guardando al prossimo “padrone”, sperando magari che sia Trump, il quale dimostra (con promesse da politicante) di avere tutt’altre idee sulla politica estera e su quasi tutto il resto.

È in questo limbo temporale, per esempio, che si sta sviluppando la rivolta dei vassalli europei al TTIP, mentre fino a ieri (Commissione UE compresa) si arrampicavano sugli specchi per accettare e, fare accettare ai propri cittadini, tutte le clausole più rovinose del trattato di commercio transatlantico. Si sono accorti, “improvvisamente dal 2013”, che il trattato è “preoccupante” per lo smantellamento delle leggi europee: a protezione dell’ambiente e della salute, a tutela dei consumatori e del principio di precauzione, ecc…, che sarebbero di fatto soppiantate dalle leggi americane molto più lasche quanto: a OGM, a prodotti d’ingegneria genetica, ad additivi negli alimenti, a inquinamento e tante altre schifezze. Si sarebbero persino accorti che gli Usa, imponendo il trattato, diverrebbero direttamente responsabili di un consistente aumento del riscaldamento globale, secondo le teorie da loro stessi inventate.

Anche il vertice del 22 aprile a Riyadh, con i leader dei sei Stati membri del Consiglio di cooperazione del Golfo (GCC) è stato un fiasco. Obama non ha ottenuto consensi sulla sua politica per il Medio Oriente e sull’imperativo di cooperare con Washington, nonostante abbia cercato di mostrare i muscoli, facendo levare in volo i bombardieri B-52 contro presunti bersagli dell’ISIS, mai identificati. Anzi, proprio l’Arabia Saudita e la Turchia, hanno recentemente istituito un blocco, insieme con Egitto e Giordania, per opporsi alla politica sul Medio Oriente di Obama e hanno iniziato a infiltrare una forza di 3.500 ribelli in Siria.

Chi, invece, ha compreso chi è che comanda veramente, è l’Egitto, che ha deciso di cedere, sotto “consiglio” israeliano (che ha attivamente promosso la cessione), le isole Tiran e Sanafir ai sauditi come parte della “difesa coordinata” che Tel Aviv, Il Cairo e Ryad stanno organizzando in funzione anti-iraniana.

Questa è la “Verità per Regeni”: preparare il rovesciamento di Al-Sisi, in Egitto, decretato da Washington, per avere ceduto le isole senza il suo consenso! Una grancassa messa in piedi dagli Stati Uniti e suonata da tutta la sinistra italiana, dalla CGIL al Manifesto, dai media progressisti al governo, fino ad arrivare al presidente della Repubblica. Tutti si sono prestati a questo gioco, spingendo nel coinvolgimento quella mezza Italia “cogliona”, che corre a comando senza nemmeno chiedersi perché lo fa.

A rendere noto il vero scopo di tanta propaganda “pro Regeni” ci ha pensato “Debka” (link – un sito israeliano specializzato in notizie d’Intelligence soprattutto riguardanti il Medio Oriente): «Fonti USA hanno lanciato un attacco personale senza precedenti contro il presidente dell’Egitto. Sui media americani hanno cominciato ad apparire articoli contro Al-Sisi… La decisione di trasferire le isole è probabilmente il chiodo finale sulla bara di Al-Sisi. L’Egitto è descritto come sull’orlo di una rivoluzione contro Al-Sisi».

A Obama e, a Washington, «Restano obbedienti: il regime di Kiev, Rebekka Dorothea Kasner in arte Angela Merkel e la sinistra italiana del grande concerto del Primo Maggio “Verità per Regeni”. Ah, i baltici e i polacchi!…». Così scriveva Maurizio Blondet i primi di maggio.

Cosa intendesse con la sua esclamazione finale non lo so, ma so che i polacchi vogliono anche loro uscire dall’UE. In Polonia è diffuso un sentimento di ribellione popolare che è in atto nel Paese con il suo Jan III Sobieski di turno, quello che liberò Vienna (e l’Europa) dall’assedio dei Turchi nel 1683.

Con il “Polexit” il popolo polacco ha deciso di ribellarsi a questo andazzo di prevaricazione e limitazione della libertà personale e collettiva, perché ha capito che la libertà presuppone la sovranità, ma anche che la libertà non è mai gratuita e, per questo, una parte di esso scende in strada a protestare. «Quando ciò che ricevi è meno di quanto dai, dovrebbe bastare a una mente “sana” sapere quale è il giusto fine da raggiungere».

Nel calderone delle proteste c’è un po’ di tutto: persino l’elezione di Khan Sadiq a Sindaco di Londra, il primo musulmano, che magari sarà la persona migliore di questo mondo, ma la cui elezione ha cominciato a svegliare molti sul significato concreto di “Pak-Britannia” e… vogliamo prendere in considerazione che il nome del nuovo sindaco si pronuncia Can Sadic?… Speriamo bene…!

Extrapedia Autori
a cura della Redazione di Extrapedia


db/contro_gli_usa_e_rivolta.txt · Ultima modifica: 31/08/2021 16:46 da @Staff R.