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È qui la festa?

O fanno a gara a chi è più coglione, oppure a chi è più bravo a percularci (contrazione di presa per il culo). Vero è che ogni popolo ha i governanti che si sceglie e merita, non possiamo certo dire, quindi, di non meritarci le “merde” che abbiamo avuto negli ultimi decenni, né quelli attuali, perché a un popolo con una maggioranza d’imbecilli sta bene solo questo.

A lungo abbiamo sperato che inventassero un virus che sterminasse gli stupidi e gli imbecilli ed eccolo arrivato anche se in altro modo e per vie traverse sugli auspici e pronostici, confermati, di quel “sant’uomo” di Jacques Attali, di cui ci siamo già occupati in modo approfondito QUI: «… i timorosi e gli stupidi ci crederanno e chiederanno di essere curati. Avremo avuto cura di pianificare il trattamento, un trattamento che sarà la soluzione. La selezione degli idioti sarà così fatta da sola: andranno al macello da soli». 1)

Va da sé che l’attuale minoranza o “piccolo numero” di chi “ci vede ancora bene” debba isolarsi al momento e “combattere” nell’ombra (riferimenti virgolettati al messaggio de “La Salette”), in attesa dello svolgersi degli annunciati nefasti eventi in suo favore. Nel frattempo, giocoforza abusando sempre più dei lassativi, dobbiamo continuare a digerire le “porcate” che ci somministrano sempre più sfacciatamente. Tanto, visto l’ormai collaudato “supinismo oligarchico” (come lo descrive Christian Capriello su “Senza Linea”) possono esporsi liberamente senza pagare le conseguenze che, un popolo “sano” di principi e, non vigliacco e putrescente, avrebbe applicato all’istante appendendo tutti questi luridi traditori per il collo nelle pubbliche piazze. Se non altro in rispetto dei nostri padri e nonni che hanno dato volontariamente la vita sperando che, con il loro valoroso sacrificio, coltivassimo un futuro migliore per noi.

Così, “l’impero colpisce ancora”! Dopo avere padroneggiato una falsa pandemia, più mediatica che reale, che ha distrutto famiglie e rapporti sociali e, ancor più, l’intera economia, pronosticandone altre in arrivo che provocherà deliberatamente come ha fatto con il Covid-19, ecco concentrare l’opinione pubblica su un tema ricorrente per “distogliere l’attenzione dal fallimento economico” (George Soros 1993): “La minaccia russa” e gli aiuti alla “povera” Ucraina, con qualche riferimento più o meno velato al temutissimo impero economico cinese.

Ecco, allora, che il vassallaggio europeo si mobilita sugli esempi diretti e sugli ordini tassativi degli USA ai quali è quasi impossibile disobbedire. Con una crisi economica continuamente sull’orlo del collasso, per sopravvivere hanno sempre bisogno di un nemico e “se non ne hai uno, devi inventarlo” (Ancora George Soros 1993). Gli anglo-americani, infatti, sono dei guerrafondai per natura, la cui economia e stabilità si è sempre retta sulla predazione, partendo dalle navi corsare fino ad approdare “all’esportazione della democrazia con le armi”.

Dopo che i paesi europei ubbidienti hanno smaltito tutta la ferraglia che arrugginiva nei depositi e hanno esaurito quasi tutte le scorte (come del resto si afferma pubblicamente dell’America), ora gli si chiede d’inviare mezzi più adeguati per saziare la stupida strategia ucraina che, sparando all’impazzata, rende inutilizzabili le sue dotazioni. L’industria degli armamenti, che ha finanziato tutta la politica, da sempre marcia e corrotta, applaude. Ed è palese l’invito, rivolto alla Russia, di distruggere facilmente ciò che resta dell’Europa, 2) già ampiamente indebolita e disorientata dal “progetto Covid-19”, da cui, la stessa politica, ha attinto a piene mani. Tanto, sappiamo bene dalla storia che ai più alti livelli sono immancabilmente sempre tutti d’accordo!

Siccome, l’America non può materialmente inviare i suoi carri armati Abrams, anche se li ha promessi, perché sono concepiti per l’impiego in paesi caldi e non riescono a districarsi sul ghiaccio, sta spingendo affinché la Germania si decida a fornire i suoi Leopard. Ma qui nasce un problema. A parte l’opinione pubblica contraria, questo significherebbe per il governo tedesco di doverne acquisire dei nuovi che i fornitori vorrebbero pagati con un adeguamento dei prezzi all’aumento dei costi di materie prime ed energia. Soldi che il governo teutonico non ha!

Qualora forzatamente aderissero in ogni caso all’invio, diventa più che palese quanto riportato su un articolo di John Helmer dal Maggiore Generale tedesco Harald Kujat: «In questo piano gli alleati della NATO hanno voluto sabotare il potere della Germania in Europa». Il Generale continua, affermando che aumenta il «rischio di un attacco convenzionale alla Germania, perseguendo l'obiettivo di esporla in particolare alla Russia»; per aver reso la Germania una parte diretta della guerra in Ucraina consentendo «agli Stati Uniti [di] addestrare soldati ucraini in Germania».

Il Generale Helmer non si limita solo a questo e si spinge ben oltre: «La Russia avrebbe accettato di ritirare le sue forze al livello del 23 febbraio, cioè prima dell’inizio dell’attacco all’Ucraina. Oggi, il ritiro completo è ripetutamente richiesto come precondizione per i negoziati… L’Ucraina si era impegnata a rinunciare all’adesione alla NATO e a non consentire lo stazionamento di truppe straniere o installazioni militari. In cambio, doveva ricevere garanzie di sicurezza dagli stati di sua scelta. Il futuro dei territori occupati doveva essere risolto diplomaticamente entro 15 anni, con l’esplicita rinuncia alla forza militare…». E accusa: «Sappiamo che l’allora primo ministro britannico, Boris Johnson, era intervenuto a Kiev il 9 aprile e aveva impedito la firma. Il suo ragionamento era che l’Occidente non era pronto per la fine della guerra».

A questo punto l’Inghilterra dovrebbe tremare e le profezie attribuite ad Alois Irlmaier potrebbero avverarsi: «Qualcosa accade a una “isola superba” - Vedo qualcuno che vola, venendo dall’Est, che lancia qualcosa nella grande acqua, così che avviene qualcosa di strano. L’acqua si alza da sé come una torre e ricade, allora tutto è inondato…».

Il commentatore televisivo Dmitry Kiselyov ha descritto davanti alle telecamere l’ipotesi di cancellare la Gran Bretagna con un attacco nucleare. In particolare ha descritto la possibilità di “far precipitare” l’isola “nelle profondità del mare”. Il Poseidon 3) – ha spiegato – «si avvicina al bersaglio alla profondità di un chilometro e a 200 chilometri orari. Non c’è alcun modo di fermarlo». Poi, sottolineando il calibro dell’arma in dotazione ai russi, ha aggiunto che “ha una potenza di oltre 100 megatoni”. 4)

L’esplosione di quest’arma vicino alle coste britanniche, ha proseguito il conduttore, «provocherebbe uno tsunami gigantesco con onde alte 500 metri», che travolgerebbe interamente il Regno Unito. «Un’esplosione del genere porta dosi elevatissime di radiazioni, passerà sopra qualsiasi cosa e trasformerà tutto ciò che resta in un deserto radioattivo, inutilizzabile per qualsiasi cosa».

“cek” indica i secondi di tempo per raggiungere l'obiettivo

Kiselyov, peraltro, recentemente aveva messo in guarda il Regno Unito di un attacco con il missile nucleare Sarmat 2, che può portare fino a 15 testate nucleari, testato nelle settimane precedenti dalla Russia. «L’isola è così piccola che Sarmat potrebbe affondarla una volta per tutte. Basterebbe premere un bottone per cancellare l’Inghilterra per sempre», il missile – ha detto – «è in grado di distruggere un’area delle dimensioni del Texas o dell’Inghilterra. Un solo lancio, Boris, e non c’è più l’Inghilterra». (Fonti: QUI, QUI, QUI e QUI)

Ora, con questi presupposti, senza dimenticare il sistema difensivo russo “Perimeter”, conosciuto come “Mertvaya Ruka” o “Dead Hand”, che è stato realizzato nel 1985 ed è “continuamente aggiornato” secondo Valery Yarynich, ex colonnello, che ha prestato servizio per trent’anni nelle Forze missilistiche strategiche sovietiche, di cui abbiamo dato i particolari QUI, i nostri soliti coglioni pensano pure e/o, condividono, che sia vantaggioso o inevitabile inviare anche nostre truppe. Uno di questi è Lucio Caracciolo con il suo ultimo editoriale pubblicato su “La Stampa”: «Prima o poi l’invio periodico e limitato di armi ai combattenti ucraini non basterà più. Bisognerà considerare l’invio di nostre truppe in Ucraina» (Fonte).

Ecco, bravo! Dà il buon esempio e parti per primo, dato che non hai mai aperto un libro di storia e Napoleone e Hitler non ti hanno insegnato nulla! Né hai assimilato il valido ammonimento del già citato George Soros quando, già nel 1993, parlava di «una valida alternativa all'incombente disordine mondiale». E vai a ingrossare il numero di cadaveri ammassati nelle fangose trincee ucraine (A quanto pare, l'esercito ucraino sta attualmente perdendo un “numero di soldati a tre cifre” ogni giorno), tenendo compagnia ai fantasmi dei nostri militari che ancora vagano in quelle desolate lande chiedendosi perché. Tanto che la guerra sia persa lo sapevamo già, come sapevamo che l’Ucraina è già stata smembrata e divisa tra i Paesi confinanti, per cui non esisterà più, con lo stormo dei “condor” di BlackRock che le volteggia intorno.

Intanto che la fregata della Marina russa “Admiral Gorshkov” con testate nucleari a bordo si sta ora spostando verso gli Stati Uniti, è interessante ascoltare l’analisi obiettiva rilasciata a “Visione TV” da Nikolai Lilin:

Noi non ci consideriamo dei bravi analisti, né degli esperti militarmente parlando, ma ci “vediamo ancora bene” e siamo certi che, seguendo supinamente i diktat che vogliono il totale asservimento del nostro Paese, non passerà un anno prima di vedere maturata, qui, la stagione dei “funghi”… che, purtroppo, non saranno mangerecci…

L'avete voluta a tutti i costi? Ora, godetevi la festa!

26 gennaio 2023
Redazione di Extrapedia


1)
Per altre dichiarazioni e per comprendere il pensiero di Attali si veda QUI. Per la vera “mente” dietro la pandemia e il Grande Reset si veda QUI
2)
Qualcuno ricorda le “promesse” legate al Costa Concordia del 13 gennaio 2021?
3)
I test sull'impiego del siluro Poseidon sono iniziati nel mese di dicembre del 2018 (Fonte).
4)
Per fare un confronto si vedano le bombe di Hiroshima e Nagasaki: “Little Boy” L'esplosione si verificò a 580 m dal suolo, detonazione equivalente a sedici chilotoni e “Fat Man” La bomba esplose a un'altezza di 550 metri sulla città e sviluppò una potenza di 25 chilotoni
db/e_qui_la_festa.txt · Ultima modifica: 26/01/2023 12:59 da @Staff R.