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Arrendersi All’Evidenza. Due Anni di Siero. Efficacia Dubbia, ma si Muore di Effetti Avversi

Carissimi StilumCuriali, il nostro Arrendersi All’Evidenza offre alla vostra attenzione queste riflessioni, come sempre puntuali, precise e documentate, che rivelano la mano di un esperto, sulla situazione schizofrenica che stiamo vivendo: da una parte la realtà, dall’altra la campagna mediatica dei pro-siringa. Che avranno, temiamo, la loro convenienza…buona lettura.

Stilum Curiae ha pubblicato il 30 dicembre la traduzione di un interessante articolo tratto da The Exposè “I Governi Hanno Nascosto Scarsa Efficacia e Danni del Siero” (Per leggerlo su Extrapedia cliccare QUI).

Non sono dati da trascurare, perché lasciano trasparire l’intervento manipolatorio delle Autorità e non pochi insabbiamenti per dare ad intendere una realtà molto diversa da quella di cui la narrazione vuol convincerci.

I vaccinati, che non avrebbero dovuto più temere alcunché, se non la presenza dei non vaccinati, sono stati indotti a reiterare le dosi a motivo del variare del virus (dandone la colpa ai non vaccinati). Eppure i non vaccinati (motivati da salde convinzioni di fede, di diritto e di scienza e rimasti a fare da gruppo di controllo per tutti), contro le farneticanti previsioni che li avrebbero sotterrati, vivono ancora (e se si ammalano guariscono utilizzando i molti rimedi esistenti). Campano come e più dei vaccinati, che nel frattempo incappano in malanni assai più gravi di un’influenza e in molti casi “inspiegabili” e sempre più in età alle quali normalmente la visita dal dottore è rara… prendendosi più facilmente malattie di prima.

Le persone vaccinate sono state semplicemente ingannate, ma ora viene loro data ogni sorta di spiegazione sul perché più persone stiano male: il caldo d’estate, il freddo d’inverno, il poco movimento, il troppo sport, la dieta sbagliata, lo stress… Tutto fa brodo. L’importante è vaccinarsi ancora, sempre, per ogni ragione.

Proviamo allora a riflettere sull’accaduto, facendo riferimento anche ai dati disponibili in Italia.

Il Covid-19 è un virus che è mutato. È un virus che, nelle varianti attualmente circolanti, se infetta non determina particolari problemi salvo in chi è affetto da altre gravi patologie e ha un sistema immunitario debole e povero di alcuni fattori (bassi livelli di Vit. D3 e di Zinco sono certamente correlati con esiti infausti).

È desolante constatare come coloro che per due anni hanno insistito sulla necessità di vaccinare non abbiano mai trovato il modo di raccomandare queste banali supplementazioni, essenziali specialmente per i più fragili.

L’associare la positività all’esito di un tampone dal segnale enormemente amplificato (“Se la mascherina è criticabile, il tampone lo è di più”) ha concorso al sommare individui sostanzialmente sani con altri ad alta carica virale.

I dati di mortalità (“con Covid”, anche senza essere “di Covid”) attribuiti a questa infezione sono stati enormemente sovrastimati e ancora oggi lasciano più di un dubbio sulla loro attendibilità.

Si può osservare anche dai dati di uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità (pag. 4 e pag. 7) che con oltre 50 milioni di vaccinati ci sono stati 22 milioni di diagnosi di Covid, di cui solo il 2,2% reinfezioni. Quindi la vaccinazione sostanzialmente non ha funzionato.

Da altri bollettini dell’ISS si evince che anche i vaccinati con terza e quarta dose muoiono “con Covid” e che si può morire “con Covid” anche avendo ricevuto la quarta dose da meno di 4 mesi. I deceduti “con Covid” in questi ultimi mesi sono per tre quarti ultraottantenni, per i quali la compresenza di altre patologie è la norma.

E, ripercorrendo l’accaduto, l’ISS (“Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all'infezione da SARS-CoV-2 in Italia”) ha fatto poca chiarezza sulla situazione sanitaria dei deceduti “con Covid” come riporta questo articolo: che segnala come l’ISS dichiari che le cartelle cliniche analizzate sono 8.436 deceduti a fronte dei 183 mila decessi attribuiti in Italia al Covid. E’ accettabile che in quasi tre anni siano state analizzate le cartelle cliniche di meno del 5% dei decessi?

Inoltre molti dei decessi potrebbero essere associati a problematiche nosocomiali (non dimentichiamo che morirono anche molti sanitari): dall’effetto Foegen all’utilizzo per intubare di sedativi (midazolam) che deprimono la respirazione (e somministrati a dosaggio troppo elevato), alla banale contrazione di infezioni batteriche ad alto tasso di antibiotico resistenza. Si parla ossessivamente di un solo virus, ma i batteri che subentrano fanno danni, mentre i sapientoni ripetono che “gli antibiotici con i virus non servono”.

Ad esempio il Dr. Claudio D’Amario, già direttore generale della prevenzione presso Ministero della Salute, ha recentemente riferito alla trasmissione Report che molti di pazienti “con Covid” sono morti per la sepsi e non per il coronavirus, specialmente i pazienti intubati nei reparti di terapia intensiva. D’Amario arriva a quantificare nel 40% il numero di decessi attribuiti impropriamente al Covid.

È desolante pensare che nelle prime fasi della pandemia non siano state eseguite le autopsie e siano stati lesinati gli antibiotici, senza dimenticare l’assurda raccomandazione della tachipirina e della vigile attesa.

NB 1: poca prevenzione, errori terapeutici, numeri gonfiati sui positivi, scarsa chiarezza sui decessi.

In questo contesto tutti i dati che vengono esibiti per decantare un’improbabile efficacia vaccinale sono tutt’altro che dogmatici e restano variamente interpretabili. Il disquisirne rischierebbe di inseguire dettagli poco interessanti per la maggioranza dei lettori, ai quali vorrei suggerire di sollevarsi dall’assillante focalizzazione sulla minaccia (la cui eco che ritorna sui media, adesso dalla Cina) e dagli inutili vanti vaccinali nel contenerla (i vaccinati contraggono l’infezione, anche grave, e la possono trasmettere), per accorgersi dell’evidente pericolosità degli stessi, non giustificandone l’uso anche dando per buoni i dati dell’ISS.

Ammettendo una risposta anticorpale all’inoculo, che resta comunque sperimentale e privo delle cautele normalmente richieste a un medicamento (“AAE. Sieri Genici Sperimentali, Verifiche Mai Rese Note; ma l’AIFA Aveva Dubbi…”), questa risposta è sempre più labile ed anzi si abbrevia ad ogni dose. La protezione vaccinale dall’infezione (che era maggiore all’inizio con le precedenti varianti, mediocre con Omicron, e da stabilire ora) declina rapidamente, azzerandosi in pochi mesi!

Più di uno studio ha notato che poi si inverte e pertanto i vaccinati diventano mediamente più propensi a contrarre l’infezione dei non vaccinati! I booster ripristinano in modo transitorio la protezione iniziale, per poi tornare a perdere velocemente la protezione dal contagio, con un meccanismo che sembra accelerare ad ogni successivo inoculi (Gazit, BMJ 2022;377:e071113).

NB 2: ad errori commessi e alla nebulosità dei dati si somma la transitorietà crescente dell’efficacia vaccinale.

Quindi è bene mettere insieme ancora i punti: la reiterazione delle dosi dei sieri sperimentali (i cui lotti da più evidenze sembrerebbero non del tutto uguali, mentre è ancora da stabilire se casualmente o deliberatamente) sta esponendo molti (non tutti gli organismi sono uguali) a una modifica del sistema immunitario che -nel tempo- potrebbe portare a una situazione sanitaria molto pesante da gestire. Il rischio lo si sta correndo per evitare di contagiarsi di un malanno non particolarmente pericoloso, i cui dati di mortalità sono stati gonfiati e fronteggiabile anche senza vaccinarsi e senza aiutare le persone più deboli ad irrobustire il sistema immunitario. Intanto la mortalità generale inequivocabilmente sta crescendo, anche e soprattutto in quelle età che non avrebbero avuto nulla da temere dal virus.

NB 3: se è controversa l’efficacia è certa la pericolosità da eventi avversi, per quanto ancora sottostimati.

Questo articolo (“Booster-Caused IgG4 Immune Tolerance Explains Excess Mortality and «Chronic Covid»”) è veramente molto importante perché dà una possibile spiegazione dell’effetto della stimolazione vaccinale a produrre la proteina spike che comporta una risposta anticorpale verso le immunoglobuline IgG4.

Chi soffre delle comuni allergie sperimenta la risposta delle IgG4 ai pollini e altri allergeni (che non sono né virus, né batteri): essi legano l’allergene e frenano la risposta infiammatoria del sistema immunitario. Ebbene, le dosi ripetute a mRNA fungerebbero da allergene e quindi spingono a produrre immunoglobuline non infiammatorie. Il problema è che mentre i pollini NON si replicano, virus e batteri lo fanno. Ma se il sistema immunitario ragiona come se fosse in presenza di qualcosa che non si replica, sta sbagliando criterio! In pratica le IgG4 sono anticorpi con un effetto opposto agli altri anticorpi, confondendo gli altri anticorpi nel riconoscere e contrastare ciò che dovrebbero. Lo switch anticorpale verso le IgG4 indebolisce il sistema immunitario verso le infezioni capaci di replicarsi. Se poi l’infezione (virale o batterica) che mi dovessi prendere è leggera, ci vorrà solo un po’ più di tempo del solito a guarire. Ma se fosse più pesante il problema di aver indotto una immuno-tolleranza si complica.

Non è nulla di di inedito: qualche scienziato (vero) ne trattò già nel 2021. L’aver vaccinato a sproposito, per di più con un siero sperimentale (non privo di altri potenziali problemi, dai nanolipidi, al PEG ad altre sostanze più o meno dichiaratamente presenti, nonché al potere infiammatorio a vari livelli) promuovendo questa immuno-tolleranza vanifica l’immunità di gregge: più si vaccina, peggio è!

Se l’eccesso di mortalità si dimostrerà correlato con la vaccinazione e non con il virus (“Association Between Vaccines and EXCESS MORTALITY Getting Stronger and is Discussed in UK Parliament”) - e più passa il tempo e più sembrerebbe così - sarà sempre più difficile far passare il messaggio contrario. La Bulgaria è tra le nazioni con la minor mortalità in eccesso. Il Cile tra quelle con i valori peggiori. Di pari passo ai tassi vaccinali.

Quella miniera di informazione che è The Exposè ha già aggiunto un altro tassello: “I documenti riservati Pfizer e governativi confermano che ADE, VAED e AIDS a causa della vaccinazione COVID-19 hanno portato milioni di persone a "morire improvvisamente"...”. Ritorna l’ADE del quale fin dal 2021 cominciammo a parlare anche su Stilum Curiae. E si tratta di argomenti non ignoti nemmeno a Pfizer, come emerge dai documenti desecretati trasmessi molti mesi fa alla FDA statunitense. Molti sanno ciò che c’è da sapere. Purtroppo molti non vogliono sapere, perché li costringerebbe ad ammettersi un tantino “ingenui”…

Adesso che non temiamo più il nostro parente non vaccinato (spero che a Natale qualcuno non sia rimasto escluso dal pranzo…) si può forse essere indotti a temere chi arriva su un aereo proveniente dalla Cina. Il plurisierato dovrebbe piuttosto preoccuparsi: a) di rinforzare il sistema immunitario b) di non intristirlo e confonderlo ulteriormente c) di fare qualche esame di medicina preventiva d) di informarsi meglio.

Extrapedia Autori
02 gennaio 2023
Credits


db/arrendersi_all_evidenza_due_anni_di_siero_efficacia_dubbia_ma_si_muore_di_effetti_avversi.txt · Ultima modifica: 04/01/2023 12:59 da @Staff R.